L’invenzione è Australiana e verrà impiegata nei paesi in via di sviluppo e zone rurali
Lo smartphone ad oggi è impiegato per le più svariate funzioni, ma quello di cui stiamo per parlarvi ha anche una parvenza “Umanitaria”. I ricercatori dell’Università Nazionale Australiana e dell’Istituto Garvan di Ricerca Medica di Sydney hanno inventato una lente, poco più grande di una capocchia di spillo, che si applica semplicemente sulla fotocamera dello smartphone ed ha un costo minimo, un centesimo di dollaro.
Steve Lee, dell’università Nazionale Australiana, ha spiegato le implicazioni che questa invenzione potrebbe avere, ad esempio nei paesi in via di sviluppo o nelle zone rurali, nei quali la tecnologia stenta ad emergere/arrivare, questa lente unita ad uno smartphone dotato di fotocamera, sarebbe capace di individuare malattie della pelle e parassiti.
Una volta applicata sul device, la lente fornisce un ingrandimento istantaneo e ad alta definizione, le foto scattate si potranno salvare e condividere in rete in modo che siano disponibili per la visione degli specialisti in dermatologia di tutto il mondo.
Il costo, come abbiamo già detto, è irrisorio, ma anche la produzione sembrerebbe alquanto facile, basterebbe un forno e un polimero dal nome impronunciabile, il polidimetilsilossano, ovvero lo stesso materiale delle lenti a contatto.
L’invenzione ha vinto il premio Eureka per la tecnologia, lo si può applicare oltre che in campo medico anche in quello dell’agricoltura. I ricercatori promettono che entro 6 mesi sarà una realtà disponibile per tutti.
Gli smartphone stanno diventando sempre più una risorsa, anziché un puro piacere egoistico.
Voi che ne pensate?