Lunga tradizione quella de lo speck dell’alto adige , emblema altoatesino si produce in questi luoghi fin dal 1200 e rappresenta la giusta via di mezzo (visto anche il luogo geografico ove vengono prodotti) tra i classici prosciutti crudi italiani e quelli affumicati mitteleuropei.
Pensate che dal 1996 ha ottenuto la denominazione IGP che ne garantisce genuinità , qualità e provenienza stabilendo modalità, luoghi ed ingredienti per la produzione. Saporito ed altamente energetico è ottenuto da maiali selezionati dalla nascita al macello. Una volta macellato al maiale vengono sezionate le cosce che verranno disossate e massaggiate secondo modalità prestabilite e tradizionali per almeno 3 settimane con una miscela di spezie sale ed aromi; mix che viene lasciato alla discrezione dei singoli produttori, con l’unica condizione che il quantitativo di sale non superi il 5%. Dopo questo iniziale periodo vi è poi l’affumicatura ed in fine la stagionatura che durerà per ben 22 settimane. A questo punto gli speck, che avranno assunto le fattezze con cui tutti noi li conosciamo vengono marchiati a fuoco con il simbolo IGP e cominciano il percorso che li porterà sulle nostre tavole.