L'enciclopedico lavoro nacque da una scommessa con lo storico dell'arte Giovanni Morelli sulla possibilità di riconoscimento della paternità dell'opera basandosi sulla disamina cromatico-lineare dei brani di sperma di cui abbonda l'arte veneta in special modo dalla prima metà del settecento, periodo nel quale diminuisce l'influenza dalla chiesa nell'arte pittorica italiana, e abbonda la produzione di cicli pubblici e privati di anonimi artisti di provincia.Dai più grandi capolavori del Tiepolo, Guardi e Canaletto, Palo Salonicco passa alle attribuzioni di opere, ormai confermate da tempo, a centinaia di minori come Ersilio Cagnotta e le sue decorazioni per il bordello di Mestre, Fra Grenzo Spalletta e il suo ciclo sull'onanismo biblico della chiesetta di monte Carpacchia, Pier Curzagna l'immenso decoratore degli affreschi della “Schola de li Scroti” a Venezia, Luglio Castrenze-Bencivregna-Stecchi di Crimea e le absidi delle cappellette della famiglia dell'astronomo Giovanni Santini nella Villa Grimani Vendramin Calergi Valmarana, e tantissimi altri.
LO SPERMA NELL'ARTE VENETA
SGARROZZI3256 pag. 102,75€