Domenica 6 novembre 2011 è stata la giornata della 42° New York Marathon, che ha visto partecipare ben 47 mila runners. E’ stata la maratona del grandissimo Alex Zanardi, che ha vinto la maratona con la sua handbike, è stata la maratona dei vincitori kenioti Mutai e Dado, ma per noi sport coach di questo blog quella del 2011 è stata soprattutto la maratona dei campioni Giuseppe Montanari e Danilo Villa, due nostri amatissimi coach.
Chi frequenta il nostro sito e legge i nostri articoli conosce benissimo Giuseppe come uno dei nostri migliori blogger e dato che lui si dà tanto da fare per condividere con noi i suoi splendidi articoli, oggi abbiamo pensato di fare il contrario e condividere con lui attraverso il nostro blog come abbiamo vissuto noi, alcuni dei suoi amici e colleghi coach, la sua esperienza di maratoneta.
Questo post quindi sarà un collage di commenti che ci auguriamo possa essere alimentato anche da ognuno di voi che ci legge e vuole lasciare il suo contributo.
Buona lettura!!!
Pasquale Acampora, Trainer e Sport Coach Ekis
Che dire, difficile scrivere qualcosa di particolarmente originale, soprattutto per chi ti conosce un po'. Però tra chi legge c'è un sacco di gente che non ha il piacere di conoscerti e frequentarti così da vicino e quindi sono felice di lasciare il mio contributo.
Credo che a nessuno di noi abbia stupito il fatto che tu ce la abbia fatta, credo che tutti noi avessimo la certezza del tuo risultato, un po' come il sorgere del sole al mattino :-).
Credo che la maratona sia solo un esempio del tuo modo di fare le cose, con forza, coraggio, passione. Non conosco le sfide specifiche che hai dovuto affrontare a New York, ma credo di sapere alcuni dei tuoi modi per superarle.
"Quando non ne hai più è il momento di spingere, tenere duro e tirare ancora di più", "In salita, accelera!".
È il tuo modo di fare le cose, di affrontare di petto le difficoltà, di non chiedere sconti o cercare scorciatoie, di fare le cose al meglio, perché sai che il meglio è quello che meriti.
Ho visto come ti sei preparato sin dall'inizio, i tuoi primi obiettivi e i premi che ti davi al loro raggiungimento, le scarpe prima, l'abbigliamento poi, e così via :-)
Sei stato una delle due persone che mi ha avvicinato alla corsa e che adesso me la sta facendo piacere :-), questo è un altro dei tuoi meriti.
Riesci a coinvolgere con discrezione, ad essere presente con sensibilità, ad essere una guida attraverso l'esempio.
È un vero privilegio averti come amico.
Sono fiero e orgoglioso di te, grande coach.
Adesso basta perché altrimenti mi commuovo :-)
Ti voglio bene
Pacci
Francesco Fornaro, Personal Coach e Runner
Giuse ed io ci siamo scambiati alcune email durante i suoi mesi di allenamento, anche perché io stesso sto correndo da gennaio con l'obiettivo di toccare i 500 km entro la fine dell'anno. Ho visto i suoi tempi al km decrescere di settimana in settimana e sono stato spettatore virtuale delle sue prime uscite da 20 e poi da 30 km! Ho fatto anche io un po' di esperienza e capivo bene cosa significasse correre 10 km in 45 minuti o 20 km con un passo inferiore ai 5 minuti al chilometro: faticaccia, impegno e grande soddisfazione! Pochi giorni dopo, pensando alla dedizione e alla costanza che Giuse dimostrava, ho corso la mia distanza più lunga dell'anno. L'ho pensato spesso durante il mio allenamento, è stato il mio coach senza saperlo. :)
Logico che, adesso, la mia idea di correre prima o poi una maratona si faccia sentire ancora più forte e nella mia testa comincia a formarsi l'idea: sarà nel 2012...
Come tu ben sai, essere coach è anche guidare con l'esempio e credo che sia proprio ciò che grazie a Giuse è accaduto in me in questi mesi.
Sara Gatti, Sport Coach Ekis
Credo davvero che tutto quello che facciamo fare agli altri nelle coaching sia per tutti noi un “must” e Giuse ha dimostrato di mettere in pratica alla grande tutto questo.
Si è allenato per un anno con grande determinazione, pur sapendo che nel percorso ci sono ostacoli, imprevisti, sentieri tortuosi. Anche quando ha dovuto smettere di correre per un dolore al piede, ha continuato a nuotare e ha preso la bici, per non perdere un solo giorno di quell’allenamento che lo avrebbe portato a New York nella forma migliore.
Dentro a questa maratona ci ha messo davvero il cuore, è stata un’importante metafora della vita, delle scelte, dei traguardi e del suo futuro e non poteva permettersi di fallire. Ha corso con uno scopo davvero forte e si allenato con questa immagine sempre davanti.
Forse non è stato il risultato che avrebbe voluto, forse avrebbe potuto fare meglio, ma sa anche se che il risultato è arrivato e nella vita, si può sempre fare meglio.
Quest’anno, ogni volta che eravamo ad un corso insieme, lo vedevo caricare la sua borsa da allenamento in macchina, pronto ad allenarsi, ovunque fossimo. Alla sera tardi o al mattino presto, sempre consapevole che nessuno di quegli allenamenti era rimandabile. Lo ammiro davvero per questa dedizione e per non aver mai mollato nemmeno di un centimetro.
Se questo è metafora dell’approccio alla vita e alle scelte, beh allora credo che il futuro riserverà grandi cose!
COMPLIMENTI GIUSE!
Mercedes Viola, Personal Coach
Aveva una ragazza, faceva colazioni e pause pranzo impossibili, amante del calcio, decide di andare a fare la maratona di NY, i sui pranzi diventano pause running, diventa magro e alto, no, alto lo era già, supera difficili momenti con un piede che lo fa penare, per arrivare finalmente alla meritatissima meta ieri sotto gli occhi innamorati di chi nel frattempo e' diventata la sua promessa sposa. Tutta la mia stima Giuse!!!
Federico Ghironi, Personal Coach
Io purtroppo in questi mesi ho visto pochissimo Giuse e l'unica cosa che notavo sono le informazioni sul suo allenamento su facebook.
Però ti posso dire che ieri dopo letto i risultati e mentre tornavo dal PNL Practitioner di Varese ho avuto qualche ora per capire bene che il risultato che Giuse ha raggiunto non è solamente sportivo!
Vedi io faccio arti marziali e spesso mi capita di fare un pò di promozione con amici e conoscenti e spesso la risposta è " si è una cosa che mi piacerebbe fare ma con il lavoro, la famiglia, gli impegni non riesco proprio!" e li scatta in automatico la famosa scusite!!!!!!!
Ieri infatti ho pensato: ma Giuse dato che lavora in Ekis (sappiamo bene che c'è tanto da fare e orari infiniti oltre i corsi e gli spostamenti in giro per l'Italia) dove ha trovato il tempo per allenarsi e raggiungere questo risultato?!?!?! :-)
L'unica risposta che sono riuscito a darmi in 2 ore di viaggio è stata questa...." non ne ho idea!!! ma una cosa è sicura... non ha trovato scuse ma solo voglia! Ed è sicuramente questa "voglia" che ha fatto magicamente apparire il tempo per compiere tutto ciò .....certo son cose che conosco ma quando vengono applicate così in maniera magistrale rimango sempre a bocca aperta!
Sicuramente questo video riassume il concetto meglio!
GRANDE GIUSE e grazie dell'insegnamento!
Sabrina Spina, Personal Coach
Ieri son stata li, collegata a guardare un'iconcina che avanzava su una mappa facendo calcoli x vedere se saresti rientrato nel tuo obiettivo... E pensavo: cavolo... Lo Zio!!!
Da quando Hai deciso di correre la maratona è passato del tempo e ciò che mi ha colpito di più è la perseveranza con cui ti sei allenato, i sacrifici, l'aver fatto "tutto ciò che occorre per" e, soprattutto, quanto sei stato Coach e atleta contemporaneamente.
Gli ultimi km ti ho seguito metro x metro...più avanzavi più urlavo Vai Zioooooo!!!! Avrei voluto esser li ad esultare con te!!!
Nei prossimi mesi ci aspettano traguardi importanti e son che insieme sarà ancor più fantastico raggiungerli!!!
Che dirti che già nn sai??? Beh al max mi ripeto ;)
sono fiera di lavorar con te... soprattutto sono fiera e felice di averti come amico!!!
Ti voglio bene
Greta Ferrari, fidanzata di Giuse
New York, 07/11/2011
Allora, qui sono le 10 del mattino... Mica facile scrivere del tuo uomo mentre ti è seduto davanti e ha un sorriso enorme.. Ha appena fatto un sospiro e mi ha detto: 'come sono leggero..' Ha appena letto il suo nome sul The New York Times e l'emozione è stata forte... Ci sono migliaia di nomi oggi sul giornale ma noi abbiamo visto solo il suo. Quanto si è sudato questo traguardo lo sappiamo tutti, ma io l'ho visto svegliarsi al mattino quando poteva stare a letto per andare a correre, l'ho visto rinunciare con il broncio a pranzi dai miei genitori perchè doveva allenarsi... In questi giorni prima della maratona lo guardavo e non potevo che ammirare la sua costanza, la sua voglia di farcela nonostante il freddo, i ponti, le salite e l'arrivo davvero lontano per chi pensa che sta per correre per 42 km... Ammiro questo uomo che un giorno di Novembre mi ha detto: 'quest' altro anno ti porto a NY perchè vado a correre la Maratona e l'anno dopo mi ha fatto trovare un biglietto aereo sul letto con un bigliettino in cui c'era scritto: 'Te l'avevo detto...'
Di certo non è necessario essere degli sport coach per poter correre una maratona, ma avere gli strumenti giusti aiuta molto.
Soprattutto, un’impresa del genere ispira molto le persone che sono testimoni dell’evento: prendersi un impegno così importante, portarlo a termine facendo tutto quello che c’è da fare con tutti i sacrifici del caso è qualcosa che non è per niente scontato e quando qualcuno lo fa, non può che essere di grande esempio e motivazione per gli altri.
Programmarsi un obiettivo ben formato, pianificare e monitorare bene le proprie azioni, procedere con costanza ogni singolo giorno verso la meta, saper superare velocemente le difficoltà, mantenere alto e costante il livello di motivazione, sono tutti aspetti che curiamo con i nostri atleti in sport coaching, quello che affascina è che c’è una cosa che fa partire tutto e che parte dal cuore di una persona, ed è esattamente quello che diceva Federico nel suo commento: la voglia. E’ la voglia che ti fa prendere l’impegno e che ti porta a mantenerlo. E’ la voglia che ti scalda, come un fuoco, e ti dà la forza di portare avanti la tua scelta, a qualunque costo. La voglia nasce spontaneamente, perché da qualche parte lì nel profondo qualcosa si è mosso… alcuni pensano che la voglia viva spontaneamente di vita propria, come una piantina di edera che è cresciuta da qualche parte da sola nel giardino… mi dispiace togliere un po’ di romanticismo alla cosa ma la voglia non si mantiene soltanto spontaneamente e se ti aspetti che sia così, un giorno potresti ritrovarti a chiedere a te stesso come mai la voglia non c’è più… il bello è che proprio come un fuoco la voglia va mantenuta viva e crepitante, ogni giorno va alimentata di buona legna da ardere, ogni giorno la sua fiamma va ravvivata e fatta brillare… perciò, qualsiasi sia la tua impresa, ci auguriamo che l’esempio di Danilo e Giuseppe ti abbia aiutato almeno per oggi ad alimentare il fuoco che ti spinge a volerla compiere.
Per prenderti cura del tuo fuoco gli altri giorni, se guardi un po’ in giro nel nostro blog, di legna ne trovi a volontà per stare bello al calduccio! ;)
Di Silvia Pasqualetti