“Il Piemonte ha dato il via allo sport in Italia, ha visto nascere federazioni di scherma, canottaggio, tiro a segno e ginnastica. E a Torino risiede la società più antica d’Italia, la Reale Ginnastica”. Giovanni Malagò, presidente del Coni, ha voluto sottolineare con queste parole il legame speciale che unisce lo sport al territorio subalpino. L’ha fatto ieri sera di fronte ad autorità e personalità del mondo sportivo regionale, durante l’inaugurazione dell’anno sportivo piemontese 2015; un’occasione per consegnare numerosi riconoscimenti ai personaggi dello sport locale (aggettivo quest’ultimo, che indica la provenienza, non la portata dei risultati, spesso di livello internazionale) e per mettere l’accento sul valore sociale, morale, educativo dello sport. “Lo sport abbatte ogni barriera” ha dichiarato Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico. Si ha avuto questa sensazione anche ieri, quando a chiusura dell’evento sono stati premiati gli atleti medagliati olimpici e paralimpici piemontesi. Tra questi anche Elisabetta Mijno e Patrizia Saccà; la prima argento a Londra 2012 nel tiro con l’arco, la seconda bronzo a squadre nel tennis tavolo a Barcellona, vent’anni prima.
“Lo sport paralimpico è cambiato parecchio da allora” racconta Patrizia Saccà, “nei primi anni ’90 mi allenavo in un sotterraneo e dovevo essere portata in braccio per le scale. Per fortuna le cose sono migliorate molto, e gli impianti si sono adeguati specialmente grazie all’impulso dato dai Giochi del 2006; siamo a buon punto, anche se si può fare ancora meglio”. È questo l’augurio per il 2015, anno nel quale Torino Capitale Europea dello Sport ospiterà diversi eventi importanti anche per quanto riguarda lo sport paralimpico: scherma, nuoto, tennis tavolo, in molti casi concomitanti con le stesse gare per normodotati e quindi facilmente visibili da più persone. “La nostra città è stata molto spesso innovatrice in campo sportivo e si è sempre dimostrata sensibile nei nostri confronti” prosegue Patrizia, che da qualche tempo ha deciso di dedicarsi alla scherma, naturalmente senza abbandonare il ping pong, “per citare un esempio, il Paralympic Day è nato qui”.
“Per il 2015 vorrei che si continuasse a parlare del nostro movimento come negli ultimi anni” è il pensiero di Elisabetta Mijno, “le Paralimpiadi di Londra hanno rappresentato una svolta dal punto di vista mediatico e la speranza è che si continui su questa strada”. Elisabetta si è laureata in medicina qualche mese fa e ha superato anche l’esame di stato. “Continuerò a studiare e a dividermi tra studio e allenamenti” spiega, “ormai questo è il mio equilibrio”. A livello sportivo gli obiettivi della stagione sono i Campionati Italiani e soprattutto i Mondiali di Donaueschingen (Germania) in programma dal 23 al 30 agosto, in cui cercare la qualificazione a Rio.
Premi consegnati all’inaugurazione dell’anno sportivo piemontese:
sportivo piemontese dell’anno 2014 – Alberto Cirio
dirigente sportivo dell’anno 2014 – Marco Durante
tecnico dell’anno 2014 – Maria Grazia Barberis
atleta dell’anno 2014 – Filippo Ganna
giornalista dell’anno 2014 – Michele Fassinotti
docente universitario dell’anno 2014 – Giorgio Gilli
docente scuola secondaria superiore dell’anno 2014 – Anna Motta
premio alla carriera – Carlo Gabriele Gribaudo
premio speciale Coni Piemonte – Reale Società Ginnastica Torino
premio speciale del presidente nazionale del Coni – Maria Luisa Zambrini
medagliati olimpici e paralimpici piemontesi
stella d’oro del Coni a dirigenti sportivi – Remo Merlo, Gian Franco Silvano
stella d’oro del Coni a società – Tiro a Segno Nazionale sezione di Novara
medaglia d’oro del Coni – Giorgio Duboin, Alin Petru Zaharia, Luigi Grattapaglia, Mauro Roggero, Giulia Barbaro
palma d’oro del Coni a tecnici sportivi – Sergio Bertaina