Mi auguro che sia solo una battuta, sarcastica, tutto sommato immediata e pungente.
Dalla Milano da bere in poi la maggioranza degli italiani si è bevuta di tutto, dalla onestà presunta dei nordisti della lega al bravo imprenditore, piduista, che scende in campo per salvare il Paese, il mio Paese ammoniva il bandito e non alludeva ad Arcore, per salvarlo dai comunisti. I quali per paura di non farci una bella figura sono scomparsi o si sono mimetizzati al centro, qualcuno si è nascosto sotto la tocaca, protettiva, dei preti.
La ragazza, se voleva fare una battuta, senza volere ha fatto una sintesi della politica italiana dai fasti del cinghiale ad oggi.
Io considero che i gorni che diedero il via al degrado etico, sociale, politico, dei proletari e della società italiana siano il 9 ed il 10 giugno del 1984 quando gli italiani furono chiamati al referendum sulla contingenza, molto prima quindi di mani pulite e delle scoperta, si fa per dire, della mangiatoia politica.
Intendiamoci, i genitori del suicidio collettivo dei lavoratori e dei proletari erano sia nella destra che a sinistra. La destra ha inferto un colpo mortale ai diritti, ad un certo tipo di uguaglianza e la sinistra ha sopravvalutato le proprie forze e l’intelligenza del popolino, un atto di presunzione che ci è costato carissimo.
Da Wikipedia:
La decisione ostinata di intraprendere la via del referendum abrogativo sulla scala mobile è visto da alcuni storici (Simona Colarizi, Storia politica della Repubblica 1943-2006, Laterza, Bari, 2011) come un segnale evidente della crisi del PCI costretto all’isolamento dopo la decisione di Craxi (PSI) di chiudere ogni dialogo con i comunisti ritenuti massimalisti e rivoluzionari. Sul referendum, inoltre, il PCI decide di intraprendere questa battaglia da solo perché anche i sindacati, compresa la CGIL di Luciano Lama, considerano la scala mobile un meccanismo che si può perfettamente riformulare o abrogare senza danneggiare la classe dei lavoratori.
La Cgil per prima commise l’errore di sopravvalutare le proprie forze e la testa dei lavoratori ritenendo di essere in grado di riformulare la legge senza danneggiare i lavoratori prendendo un granchio mortale.
Se per la Cisl e la Uil ritengo che lo schierarsi con i governi sia una costante dalla loro nascita, ben prima di Craxi primo ministro, hanno fiancheggiato la Confindustria per decenni autentici cavalli di Troia del capitalismo in fabbrica, lo stesso non posso dire della Cgil, per quanto mi riguarda, commise un errore di presunzione.
Non credo si sia venduta, credo sporavvalutasse le proprie forze e la capacità degli italiani di ragionare lucidamente. Potrei anche sbagliare, lo dirà la storia.
A difesa della Contingenza si schierarono queste forze:
- Partito Comunista Italiano
- Democrazia Proletaria
- Lista Verde
-
Movimento Sociale Italiano
Per l’abrograzione della Contingenza lo schieramento era questo:
- Democrazia Cristiana
- Partito Socialista Italiano
- Partito Liberale Italiano
- Partito Radicale
- Partito Socialista Democratico Italiano
- Partito Repubblicano Italiano
-
Il risultato del referendum:
.totale percentuale (%)
Iscritti alle liste 44 904 290
Votanti 34 959 404 77,90 (su n. elettori) Quorum raggiunto
Voti validi 33 845 643 96,80 (su n. votanti)
Voti nulli o schede bianche 1 113 761 3,20 (su n. votanti)
Astenuti 9 944 886 22,10 (su n. iscritti)
Era il periodo della Milano da bere e da allora in poi l’Italia non fu più la stessa. La P2 prese spazio e potere e nel giro di 10 anni andò pure al governo con un Primo Ministro con tanto di iscrizione, Berlusconi tessera P2 N° 1816.
Nessuno si ricorda più di queste cose.
Penso che ci saremmo arrivati anche senza Mani Pulite e non per sottovalutare l’operato della magistratura, tutt’altro, ma perchè considero che l’infiltrazione della P2 nei meandri del potere economico, bancario, industriale, carabinieri, polizia, esercito ecc.ecc. era già in atto da tempo ed a farli entrare direttamente in politica ci pensò Craxi, vendendosi al cavaliere piduista. A riesumare i fascisti ci pensò poi Berlusconi.
E’ da allora che la massa, la maggioranza degli italiani si dedicò anima e corpo alla Milano da bere senza considerare l’esplosione del debito pubblico attraverso le clientele, gli sprechi e la perdita di ogni conquista sociale.
A ricoglionirli del tutto ci pensò la televisione. Guarda caso principalmente la sua, alla quale si accodò quella di Stato una volta che gli uomini della P2 si insediarono nelle poltrone del potere politico.
Il marcio non nasce dal nulla se non è concimato per bene con il letame adatto e la P2 aveva il concime giusto.
Due parole sulla Contingenza che i detrattori potrebbero considerare come il gatto che si morde la coda.
La contingenza era un meccanismo che salvaguardava, in parte, le buste paga dall’inflazione. Era la scala mobile.
Con il termine scala mobile era chiamato fino agli anni Novanta il sistema di aggiornamento automatico della retribuzione da lavoro dipendente rispetto all’aumento del costo della vita… La scala mobile veniva calcolata seguendo l’andamento variabile dei prezzi di particolari beni di consumo (l’indice era l’IPC, indice dei prezzi al consumo), generalmente di larga diffusione, costituenti il cosiddetto paniere.
Nel 1975 la scala mobile, applicata fino ad allora al solo settore industriale, venne unificata agli altri settori con un accordo considerato storico stipulato tra la Confindustria e le tre maggiori organizzazioni sindacali.
Dagli anni 2000, l’indennità di contingenza è confluita in un’unica voce retributiva, insieme al salario base previsto dai contratti nazionali per ogni livello di inquadramento. L’indennità è aggiornata, come minimo, a cadenza annuale. Invece, la scala mobile, indennità di contingenza, aggiornata ogni mese con l’inflazione corrente, è rimasta invariata per alcune categorie quali politici, magistrati, giornalisti, con reddito maggiore di 5 volte la pensione sociale INPS.
La scala mobile è stata definitivamente soppressa con la firma del protocollo triangolare di intesa tra il Governo Amato I e le parti sociali avvenuta il 31 luglio 1992. Con la scala mobile è stata abolita l’indennità di contingenza ed è stato introdotto per tutti i lavoratori dipendenti (dirigenti esclusi) l’Elemento Distinto della Retribuzione.
E’ vero che generava inflazione ma proteggeva i salari, l’inflazione rimase ma i salari non ebbero più la protezione.
Lo spot di Servizio Pubblico è un breve spaccato degli italiani, sarebbe stato interessante vedere tutti il filmato prima del montaggio, ovviamente il montatore ha scelto crema dalla crema ma si può ugualmente intuire che al di là di qualche indignato/a i colpevoli di questo sfascio siamo noi cittadini.
Ovviamente non tutti, ma la maggioranza degli italiani che ha votato questi banditi e questo sistema che dura da ben oltre la durata del fascismo che, se non altro, aveva un difetto che lo ha portato alla rovina, unì gli italiani.
Certamente la maggior parte alla fine si ribellò uniendosi agli intellettuali che diedero vita alla Resistenza.
Oggi no, il regime piduista e bancario al potere è riuscito nell’opera di frantumare la massa, dividere i proletari ed i cittadini. Li ha portati a non fidarsi gli uni degli altri ed a vedere in ognuno di noi un potenziale nemico, evasore, parassita, corrotto o corruttore.
la lega ci ha messo sopra pure il razzismo, la xenofobia ed il gioco è fatto.
Il punto è questo, secondo me, l’unico vincitore è Licio gelli che strategicamente ha inquinato la società civile e politica per fare in modo che la maggioranza degli italiani rifiutino la politica, schifosa, al punto che se si facesse una rivoluzione gli obiettivi ed i nemici non sarebbero riconoscibili, in evidenza. Sarebbe un tutti contro tutti, quello che vuole il regime e la P2.
I francesi ebbero l’obiettivo in evidenza, la nobiltà parassita. I resistenti pure era il duce ed il fascismo, noi a forza di bere vediamo nemici anche dove non ci sono, corriamo il rischio di ghigliottinare quelli buoni insieme a quelli marci.
Pensatela come volete, potete anche pensare che un verme come Sallusti sia una vittima e non la causa del suo male, ma se non riusciamo a decidere cosa vogliamo fare del capitalismo parassita non ne usciremo mai.
Nessun partito, nessun movimento ha detto chiaramente cosa vuole fare di questo capitalismo, delle banche, del rapporto tra proletario e ricchezza prodotta.
Per me il punto è questo, destra e sinistra non sono morte, manca la guida, gli intellettuali che indichino la strada, l’obiettivo, il sogno.
Tutti giocano le loro carte nel cortile del capitalismo finanziario e parassita e, quando esso avrà esaurita la pazienza, suonerà la campanella.
Solo allora ci renderemo conto che la ricreazione è finita, basta aperitivi, tornate nelle gabbie.
I due spot, prima e seconda versione.