Il governatore dell’Indiana (Stati Uniti), Mitch Daniels, ha dichiarato venerdì scorso che avrebbe presto firmato un disegno di legge in cui viene interrotto il finanziamento di Planned Parenthood, l’ente abortista più grande del mondo. Il Ddl è stato accolto anche dalla Camera grazie a 66 voti favorevoli contro 32. Con la firma del governatore verranno così bloccati i 3 milioni di dollari che lo Stato distribuisce a Planned Parenthood, prelevandoli dai cittadini favorevoli ma anche contrari all’aborto.
Il New York Times informa che è una scelta che i legislatori di molti Stati americani stanno cominciato a prendere in considerazione come nuovo approccio alla battaglia anti-abortista. L’Indiana è così diventato il primo.
Il disegno di legge prevede anche altre disposizioni, come il divieto di abortire dopo le 20 settimane di gravidanza e l’imposizione dei medici ad informare accuratamente le donne che vorrebbero abortire sulle recenti evidenze scientifiche ed embriologiche, le quali individuano l’inizio di una nuova vita al momento concepimento. «E’ una grande vittoria», ha dichiarato Glenn Tebbe, direttore esecutivo della Conferenza cattolica dell’Indiana. «Questo è un risultato a cui abbiamo lavorato per un certo numero di anni. Questa legge offre un’ottima opportunità per ridurre il numero degli aborti».
Diversi stati, tra cui Nebraska, Kansas e Oklahoma, hanno recentemente fissato gli stessi limiti all’aborto (cfr. Ultimissima 26/4/11 e Ultimissima 29/10/10),come ricorda anche The New American.