Non vi è mai capitato di osservare il vostro comportamento nella relazione di coppia o più in generale nelle vostre relazioni interpersonali? Com'è il vostro stile? Tendete a subire la comunicazione dell'altro o tendete piuttosto a prevaricarlo? Siete passivi rispetto al comunicare la vostra idea o sareste disposti a ricorrere ad un atteggiamento violento pur di affermare la vostra idea?
Spesso, nella comunicazione di coppia, vengono adottati degli stili comunicativi poco efficaci e alla lunga deleteri per la relazione di coppia. Il più delle volte gli interlocutori sono inconsapevoli di tutto ciò. Per fare chiarezza vi descrivo i tre principali stili comunicativi che possono instaurarsi in una comunicazione, ovviamente sono ben più di tre ma in queste tre categorie possono riassumersi tutti gli altri stili.
Stile passivo. Il comportamento delle persone che adottano questo stile comunicativo verso gli altri è caratterizzato dalla ricerca di obiettivi altrui e influenzati dagli altri. Fanno fatica ad opporsi alle influenze altrui e si realizzano in situazioni che risultano più positive per gli altri che per se stesse. Questo comportamento fa focalizzare l'attenzione solo sugli altri, dalla quale si fa condizionare e influenzare. Subisce il comportamento altrui. Nei rapporti con gli altri questo comportamento genera molta ansia ed incapacità di gestire i conflitti. Anzi il principale obiettivo di questo comportamento è proprio quello di evitare i conflitti.
Stile aggressivo. Il comportamento delle persone che adottano questo stile comunicativo verso gli altri è caratterizzato dal cercare di soddisfare i propri bisogni, senza limiti e attraverso qualsiasi mezzo, anche improprio. Hanno un atteggiamento rivolto esclusivamente verso se stessi. Questo tipo di comportamento tende a dominare gli altri, attraverso la manipolazione e lo sfruttamento dell'altro per ottenere ed esercitare il proprio potere e raggiungere i propri obiettivi, senza esercitare una leadership adeguata.
Stile assertivo. Il comportamento delle persone che adottano questo stile comunicativo verso gli altri pone la sua attenzione sulla relazione, verso l'altro e verso se stesso in una dinamica di reciprocità. Esso è attento a valorizzare e rispettare sia le risorse dell'interlocutore sia le proprie. Questo tipo di comportamento è atto a favorire lo sviluppo e la crescita reciproca di entrambi gli interlocutori. Lo stile assertivo è caratterizzato dal manifestare le emozioni positive che non sono generata da ansia e insicurezza. Porta a sviluppare sicurezza e fiducia in se stessi pur mantenendo un'attenta considerazione degli altri attraverso il rispetto della dignità propria e altrui.
Ovviamente queste descrizioni sono molto sintetiche e non prendono in considerazione tutte le sfumature dei singoli casi. Quello che è importante è riuscire ad identificarsi in quale stile comunicativo siamo col nostro interlocutore. Lo stile ideale di comunicazione è lo stile assertivo, in quanto permette una crescita nella relazione, di entrambi i partner.
Vediamo nello specifico che cosa vuol dire assertività. Questa parola deriva dal latino “ad serere” e significa semplicemente portare a sé l'altro. Con l'uso della parola possiamo provocare comportamenti negli altri, tali da condurli adeguatamente verso di noi. Oltre a questo assertività significa anche esercitare la capacità di esprimere i nostri pensieri e idee future, le nostre emozioni positive e negative, i nostri bisogni ed esigenze il tutto senza negare quelle degli altri. Lo stile comunicativo assertivo riguarda la capacità di esprimere se stessi in modo diretto e onesto rispettando l'altra persona.
Per poter fare questo innanzi tutto dobbiamo esercitare alcuni principi:
1.La consapevolezza. È il primo fondamentale elemento per una comunicazione efficacie. Questo elemento sottende al principio che uno può comunicare semplicemente ciò che sa e ciò che è. La consapevolezza è quel processo che ci rende coscienti di questo principio.
2.L'attenzione. Ovvero la capacità di porre la nostra attenzione, e quindi di conseguenza essere consapevoli della comunicazione tra noi è il nostro interlocutore, del nostro comportamento o del comportamento altrui, dell'ambiente che ci circonda, ecc...in tal modo possiamo cominciare ad osservare il nostro stile di comunicazione per poi poterlo modulare rendendo la nostra comunicazione più efficace e produttiva per la relazione stessa. Attivare l'attenzione nella relazione vuole dire utilizzare una risorsa necessaria a percepire l'altro in modo da poter sviluppare un sentimento di fiducia con una piena consapevolezza.
3.L'autostima. Questo elemento ci permette di avere fiducia in noi stessi, essere efficaci nel comunicare e soprattutto ci permette di superare crisi e difficoltà con atteggiamento positivo. L'autostima corrisponde alla misura in cui una persona si accetta e si approva. Questo è un elemento fondamentale da sviluppare non solo nella relazione ma in tutti gli ambiti della nostra vita.
4.La reciprocità. Questo elemento, assieme alla condivisione, permette agli interlocutori di riconoscersi all'interno della relazione in quanto esperienza che gli accomuna. Questo permette di creare un sentimento di accettazione verso l'altro.
5.La fiducia. La fiducia pone le basi per sviluppare un progetto con l'altra persona e attivare quei sentimenti di reciprocità e accettazione esposti prima. Questo favorisce la condivisione di se stessi con l'altra persona.
Man mano che riuscirete a sviluppare questi elementi più il vostro stile di comunicazione e di conseguenza le vostre relazioni miglioreranno notevolmente facendosi più profonde e mature.
Per maggiori approfondimenti vi consiglio il libro: L'ASSERTIVITA' di Domenico Di Lauro, edizioni XENIA tascabili.
(autore Paolo Viola con la collaborazione di Claudia Dal Molin)