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Lo stile di Audrey Hepburn

Creato il 30 maggio 2011 da Cristina

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Audrey Hepburn è sicuramente una delle bellezze iconiche più conosciute e amate.
Potremmo chiedercene il motivo. Dire che era bella non basta. Dire che era elegante non basta.
Audrey aveva qualche asso nella manica rispetto a molte colleghe. Vediamo quali.

Innanzitutto la formazione da ballerina classica. Questo le ha portato un forte senso della disciplina nel posare, ma anche  spirito di sacrificio nel concedersi ai fotografi. Non vedrete mai in giro foto in cui Audrey appaia sgraziata o spazientita. Disciplina, ordine e pazienza. Ecco gli ingredienti segreti
Questo inoltre ci spiega il  motivo per cui di lei esistono sicuramente molti più scatti che per molte altre dive della sua epoca. Ed è stato anche questo a renderla assolutamente iconica.

Quindi recapitolando: grazia nel posare, accuratezza nel porsi e coscienza del fatto che più appaio e più sono vista: doti totalmente assenti in molte celeb, odierne e di altre epoche. Per questo Audrey spicca e ancora ci affascina.

Però non è detto che noi umili ammiratrici non possiamo imitarla.
Le ragazze molto sexy e molto vistose possono smettere di leggere a partire da questo punto.

Per adottare uno stile “Audrey” suggerisco di adottare uno tra i seguenti dress code: Total Black, Total White, fiori romantici.
Il primo è adottabile sempre, e si compone di pezzi semplici e lineari, come top a maniche lunghe e pantaloni a sigaretta abbinati a ballerine. E gli accessori? Niente accessori. In alternativa ai pantaloni, gonna o abito nero, la gonna che sia ampia e femminile, ma semplice. La borsa a mano, rigida. Sì, lo so, a qualcuna starà venendo in mente di abbinarvi tante tante borchie: in fondo ci hanno insegnato che il nero fa aggressivo, no? Risposta: no. Il nero in questo caso fa elegante. E basta.

La seconda versione, il Total White, è per l’estate o la primavera; stesse linee del total black con tessuti più leggeri in estate,mentre  in primavera indossare sopra l’abitino bianco il trench beige di Colazione da Tiffany. Lo so, state pensando a un paio di sexy Manolo che, lasciando semiaperto il trench, vi facciano una gamba da far girare tutti gli operai del cantiere sotto casa! No, buttate nel secchio i tacchi e l’idea: anche qui porterete le ballerine. Beige, o bianche.

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L’abitino a fiori chiari smanicato è la terza alternativa. Lo so: vorreste conservarlo per indossarlo  in autunno con i leggings di lana pesante a coste e gli anfibi, e magari una pelliccetta corta, per poi andare all’aperitivo e mettere le foto su Facebook! Levatevelo dalla testa: Audrey non era bipolare: viveva in un continente solo e una stagione sola per volta. In estate indossava abiti estivi.

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Molto probabilmente alcune di voi troveranno noiosissimo tutto ciò. Molto meno “fashion” da attuare  che da immaginare, vero? Questo perché la Donna crea il Mito. Ma ci vuole personalità, e ci vuole classe. Per questo Audrey è stata unica.
Ma secondo me da questa lezione possiamo trarre un insegnamento prezioso: impariamo che davvero less is more, proprio così. Che una linea essenziale crea intorno al nostro corpo delle linee pulite, e che la semplicità dona sempre grazia. Chiaro che la suggestione più vicina sia il minimalismo, soprattutto relativamente al nero. Ma non è il nero luttuoso mutuato dagli anni ‘90, qui la parola chiave è eleganza. Eleganza semplice fatta di capi basic perfettamente abbinabili fra loro.
Non avrete mai dubbi con un guardaroba così. Ma proprio mai.


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