Cari amici lettori,
non c'è che dire.. Premetto che ad una "certa età" è permesso anche perdere la testa, come in questo caso..
A pochissimi giorni dalla messa in onda della PRIMA di "Ballando con le stelle", lo show del sabato sera condotto da Milly Carlucci su Raiuno, il tormentone Sandro Mayer continua a dilagare sul web, giornali e social network.
Il direttore del settimanale Dipiù, edizioni Cairo, si è presentato in tv, dove figura tra gli opinionisti più esperti (trattandosi di ballo non so fino a che punto) con un particolarissimo parrucchino biondo che è subito diventato il leit motive della trasmissione. La trovata del noto giornalista ha praticamente fatto scatenare il popolo della rete, sia su twitter che su tumblr dove addirittura è nato "Mayerizzate", uno spazio che propone di "photoshoppare" i personaggi dello spettacolo (e non) appunto con l'ormai chiacchieratissima parrucca.
Insomma, un look intrigante (a tratti sconvolgente) che potrebbe diventare la moda del momento (mi auguro vivamente non sia così, ma di questi tempi bisogna aspettarci di tutto).
Su tumblr, Da Bruce Willis a Vin Diesel da Demi Moore a Kevin Costner, tutti hanno ricevuto il pregiato parrucchino. Il feedback che mister Sandro Mayer ha avuto nel programma è stato davvero fortissimo, portando in termini di talkin'about su internet un valore fondamentale, riconosciuto anche dalla stessa padrona di casa che in puntata ha più volte scherzato sull'argomento coinvolgendo simpaticamente i tanto temuti giudici: Ivan Zazzaroni, Fabio Canino, Caroline Smith, Guillermo Mariotto e il danzatore spagnolo Rafael Amargo...
Quale sarà stato il motivo di questo nuovo style? Una irrefrenabile voglia di ringiovanire o solo un buon modo per far parlare di se? Di sicuro Mayer va apprezzato per il proprio coraggio, suo malgrado non credo che un prolungamento di capelli serva a cambiare molto l'immagine di una persona, chissà se sabato prossimo cambi idea tornando alla "normalità": sinceramente lo preferivo mille volte prima, che ascolti il mio consiglio!
Con tanto affetto, Armando Sanchez