“È il terzo episodio: prima con il Parma, poi con l’Inter, poi oggi avete visto tutti quello che è successo. Cosa dobbiamo fare? Assistere passivamente a queste cose: ci sono sette arbitri e nessuno si accorge di nulla. Il guardalinee aveva dato il gol di Bergessio, poi lo ha annullato dopo le proteste della panchina della Juventus. Altro che sudditanza psicologica, qui c’è qualcosa in più. È stata la panchina della Juventus ad annullare il gol. È vergognoso che lo hanno dato e poi annullato dopo le proteste: non lo ha annullato il guardalinee, ma la panchina della Juventus. Mi dovete spiegare chi ha annullato il gol: Pepe o Giaccherini…me lo dovete spiegare!“.
Parole del presidente del Catania, Antonino Pulvirenti, che si riferisce al gol annullato in maniera poco ortodossa durante la partita Catania-l’Altra Squadra.
Ma cos’è successo?
Il guardalinee sull’azione del gol fa per tirare su la bandierina, poi ci ripensa. Parte la discussione arbitro-assistente, i quali intanto stanno attenti alla vocina che esce dagli auricolari (non pensate male, era il giudice di porta) e la panchina dell’Altra Squadra che frigna. Gol concesso e annullato nel giro di 40″.
Che siano ritornati i tempi in cui l’Altra Squadra vinceva entro i confini italiani grazie ai propri amichetti e pareggiava in Europa anche contro squadre scarsine? Che siano tornati i tempi in cui l’Altra Squadra giocava con quindici uomini contro undici (e ora diciassette, dopo l’introduzione dei giudici di porta)? Che siano tornati i tempi della ridicola storia della sudditanza psicologica (modo tutto calcistico per dire corruzione cronica)? Chissà…
Vittorio Nigrelli