Lo strano caso dello scarabeo di Monti Prama, tomba XXV

Schema della necropoli a pozzetto di Monti Prama
e scarabeo rinvenuto nella tomba XXV

di Atropa Belladonna
Trentatré tombe a pozzetto che si snodano da sud a nord formando una sorta di serpentina: è la necropoli di Monti Prama. In una delle tombe, la XXV partendo da sud (figura 1) viene ritrovato un sigillo a forma di scarabeo (1). Da quel momento su quell’oggetto si dirà di tutto e di più, soprattutto sulla sua datazione, ambito culturale e motivo inciso: dall’essere “uno scaraboide egittizzante di tipo Hyksos, databile non prima dello scorcio finale del VII sec. “(2) fino alla nuova datazione all’epoca 1197-945 a.C. con una decorazione a  encompassed central “plus” cross (3). Passando per una non meglio definita “età del ferro” e raffigurazione di un fiore di loto schematizzato, con paragone diretto ad uno scarabeo da Tiro dell’VIII sec. a.C. (4). Questa sfortunata e largamente immaginaria associazione all’VIII sec. a.C. e a Tiro è purtroppo rimasta nell’immaginario collettivo, ma anche specialistico (5). E purtroppo è rimasta anche come datazione dello scarabeo nella guida ufficiale all’esposizione di Li Punti (6). La questione è rilevante? Direi di sì. [sighi a lèghere]