Lunedì 04 Febbraio 2008 01:00 Scritto da Manuel
- settima parte -
I bambini giocavano nello strano mondo di BimBumBam, con la consapevolezza che non avrebbero mai potuto farlo con i bambini dell’Altra Vita.
- Ma ci pensi? -, fantasticavano tra loro, - una partita a palla prigioniera, Pari contro Dispari? –
- Li schiacceremmo -, si rassicuravano l’un l’altro senza timore di smentita.
Erano così lontani dalle passioni d’amore del giovane giardiniere, eppure nelle loro testoline, immaginavano l’incontro, cogliendo fino in fondo il fascino dell’Altro Mondo. Lo straordinario magnetismo dei poli opposti che si attraggono.
Il giovane giardiniere si presentava all’Uomo dell’Istante con lo sguardo ferito di chi ha deluso, ma con l’orgoglio fermo di chi quella partita a palla prigioniera la vorrebbe giocare sul serio.
- Mi sono fatto prendere dall’Istante. Mi ha rapito. Mi ha portato via. Nemmeno me ne sono accorto -, raccontò, mentre l’Uomo dell’Istante che già sapeva lo ascoltava teneramente. Comunque.
- Ho scordato la disciplina. Non ho saputo che farmene preso dalla passione. Disciplina e passione sono incompatibili – s’arrese.
“Già letto, già scritto, già visto ” pensò silenzioso l’Uomo dell’Istante mantenendo il sorriso dolce.
L’eterna lotta, che lui aveva perso in passato. La passione ti trascina nell’Istante, ma la mente non la segue e l’Istante diventa solo una deflagrazione d’amore.
Serve la mente per dilatare l’Istante.
E’ necessario che la mente segua la passione, che le dia sostegno, che non si lasci impaurire dalla fiamma.
E’ necessario che la mente non abbia paura del fuoco e del fragore dell’esplosione.
E’ necessario che la mente si convinca che non c’è nulla da temere nel gettarsi nel cratere di un vulcano in eruzione.
E’ necessario che la mente impari a negare la ragione.
E’ necessario che la mente lasci, per una volta, dominare la passione.
- E’ proprio in quel momento, quando la mente percepisce lo scorrere dell’Istante che entra in gioco la disciplina – disse l’Uomo, - è lì che la mente deve negare sé stessa, allontanarsi da ciò che le pare scontato e portarti su un piano diverso . Altrimenti tutto finisce, nella ragionata consapevolezza che l’amore non esiste -.
Il giovane giardiniere soffriva tremendamente a queste parole. Soffriva perché non voleva contaminare la propria passione con la timorata razionalità. Soffriva perché avrebbe voluto dedicare solo l’anima, tralasciando quella forte consapevolezza del non-potere che presidiava gli spazi della mente.
Soffriva, perché la razionalità offriva questo.
- La disciplina aiuta. La disciplina è la perseveranza di lasciare che la razionalità ci guidi verso le nostre paure – affermò l’Uomo con tono sacrale, - quindi, quando vedi l’istante, buttati dentro, senza pensare che possa scorrere via –
Il giovane giardiniere, questa volta, ascoltò, fino in fondo e tornò nel giardino dell’amata.
… to be continued …
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La razionalità si fa progressivamente filosofia di vita,sempre più sinonimo di realtà, sempre più lontana dalla passione. E la passione diventa un’attività a rischio.