Se Fievel conquistava il West, Spivet conquista l’East e gli spettatori. Lo straordinario viaggio di T.S. Spivet di Jean-Pierre Jeunet, regista de Il favoloso mondo di Amelie, è una perla di divertimento, colori, sentimenti.
Jeunet ritrova l’estro estetico e narrativo de Il favoloso mondo di Amelie, e di questo riprende alcuni elementi vincenti. Non c’è il narratore esterno che accompagna la storia, bensì un “imbonitore” interno, lo stesso piccolo protagonista, che racconta se stesso e la sua famiglia, saltando avanti e indietro nel tempo come se attraversasse fisicamente i ricordi o sfogliasse le pagine di un diario personale. Da Amelie Jeunet riprende la simpaticissima presentazione dei personaggi e il ricorso ad animali e oggetti parlanti, tornando a quel gusto fumettistico e fiabesco presente sin dal suo film d’esordio, Delicatessen.
Straordinario il cast d’attori. Su tutti il piccolo Kyle Catlett, così tenero e così comico, volto perfetto per il piccolo genio (in)compreso. Brilla di nuova luce Helena Bonham Carter, che pare rinata dopo la recente separazione dal marito Tim Burton, che troppo a lungo l’ha tenuta ancorata (quasi unicamente) a parti e particine nei suoi film fanta-lugubri. Spassosa Judy Davis. Assolutamente apprezzata la performance del veterano Dominique Pinon in un personaggio minore ma irrinunciabile.
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