Ogni tanto, qualcosa accade.
La notizia era nell’aria da mesi, ed è stata puntualmente “ attenzionata “ dall’immenso Andrea Uccello.
Ci risiamo, dopo il fallimento degli anni 90, ci riprovano a fare di Cavagrande la pattumiera del mediterraneo.
Come ha sottolineato Andrea, questo è un tema fondamentale e soprattutto deve coinvolgere in maniera organica l’intera città.
Una battaglia che per prima deve intestarsi l’Amministrazione Comunale, quella dei territori, ed è chiaro che non può continuare ad ignorare il problema. Credo importante anche il coinvolgimento del dott. Pippo Cugno, uno che ha speso buona parte della sua vita, e non solo, per Cavagrande, sia sotto l’aspetto ambientale e geologico, ma soprattutto come tema culturale. Penso anche alla sinistra ecologista, che ha una lunga tradizione ambientale a Canicattini, penso anche a quanti, e sono tantissimi, che negli ultimi trent’anni si sono spesi per queste tematiche (Paolo Ficara, Paolo Cultrera, Paolino Uccello, solo alcuni).
Potrebbe essere l’inizio di un confronto permanente della città per la città.
Il tema specifico è troppo serio e si rischia di perdere di vista il problema centrale, non basta cliccare “mi piace“ o “condividere“ un post.
Ci può salvare l’ironia provocatoria, eccola:
Una discarica a Cavagrande ed una al Tempio di Apollo
Quando i Greci si insediarono a Siracusa, mica pensarono di aver scoperto l’America. Fu una scelta studiata. Il nostro è un bacino, unico, per l’enorme presenza di acqua anche quando non piove. Per esaltare questa caratteristica, a ridosso della riserva di Cavagrande, forse sorgerà una discarica. Dopo il fallimentare tentativo di inizio anni 90, è la volta buona. Cavagrande diventerà accessibile, alberghi, bar, si potrà arrivare ai laghetti in macchina o con la funivia, fare un bagno, per ammirare il paesaggio naturale e la splendida e modernissima discarica. Esiste uno studio del Dott. Pippo Cugno, uno che a Cavagrande non ha buttato spazzatura, ma il cuore e la vita, che sconsiglia vivamente un ipotesi simile, ma chi se ne frega. Inoltre non essendo territorio insediato da persone, il tema non interessa alla politica dei territori abitati. Se dovesse tramontare l’ammodernamento della cava, l’alternativa è il Tempio di Apollo, come nella Fontana di Trevi, i turisti, anzichè lanciare monetine, “buttano“ i sacchetti della spazzatura. Successivamente i residenti procederanno alla distribuzione proporzionale in base alla vicinanza del sito, il cosiddetto indotto di rifiuto. Lo sviluppo della nostra provincia passa da un turismo solido, urbano ed industriale, diventeremo tutti più ricchi e chi ci “campa“ sarà anche felice e contento.
Paolo Giardina
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