(Der student von Prag)
Visto in VHS.
Uno studentello innamorato, ma senza mezzi, fa un mefistofelico accordo con il solito mercante italiano; l’accordo prevede soldi in cambio di un oggetto nella stanza. Lo studente si frega le mani per il vantaggioso accordo, ma come al solito non si rende conto delle conseguenze. Il “mercante” si prenderà l’immagine nello specchio del ragazzo… da questo momento il suo doppio lo perseguiterà, rovinandogli l’esistenza, finchè il ragazzo non deciderà di eliminarlo; ma non si può uccidere la propria ombra senza morire…
Epico film degli anni dieci che per primo ed in forma clamorosamente letterale mette in scena il tema del doppio e del perturbante. Non a caso Freud all’epoca era ancora in giro. La regia statica indica chiaramente che neppure Griffith aveva cominciato a gettare le basi del cinema. Il film non è esattamente quello giusto per passere una serata disimpegnata; ma se uno sopporta i film muti o ha almeno esperienze di sopportazione della noia non potrà non godere degli effetti speciali o del folle finale.