La conservazione del cordone ombelicale permette di possedere una risorsa preziosa che potrebbe contrastare diverse patologie: lo studio di un team giapponese riguarda l’uso delle cellule staminali cordonali su neonati affetti da encefalopatia in seguito a mancanza di ossigeno durante il parto.
Una ricerca interessante che riguarda la conservazione del cordone ombelicale proviene da un team giapponese, della Osaka City University: a guidare la ricerca, che è stata autorizzata la scorsa settimana, sarà il Professor Haruo Shintaku, che in una conferenza stampa ha dichiarato che il metodo sarà importante per rafforzare il potere di rigenerazione di cui i neonati sono dotati.
Lo studio del team di ricercatori giapponesi riguarderà i neonati colpiti da encefalopatia, ai quali verranno somministrate le cellule staminali contenute nel sangue ombelicale per permettere una veloce rigenerazione cellulare e per rafforzare il potere di rigenerazione di cui essi sono dotati. L’encefalopatia è una complicazione che interessa per lo più i neonati ai quali, durante il travaglio, è mancato l’ossigeno; se non trattata in maniera corretta, essa può determinare complicazioni più gravi, come la paralisi cerebrale.
L’infusione di cellule staminali prelevate dal cordone ombelicale riguarderà sei neonati, e sarà eseguita presso sei diverse istituzioni mediche, tra cui l’Università di Nagoya e la Osaka City University.
L’istituto di ricerca ed innovazione biomedica di Kobe verificherà l’efficacia, la validità e la fattibilità della terapia, che potrebbe rappresentare un nuovo punto di forza delle cellule staminali del cordone ombelicale.
Ad oggi, infatti, queste cellule altamente vitali e potenti, sono utilizzate nel trattamento di diverse patologie – circa 80, secondo quanto indicato nel Decreto Ministeriale 18 novembre 2009 – con documentata e comprovata efficacia. Per questo motivo, la conservazione del cordone ombelicale è sempre raccomandata: il sangue ricco di staminali in esso contenuto può rappresentare un trattamento importante ed efficace di patologie, spesso molto gravi, come malattie del sangue, leucemie e linfomi.