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Lo Yoga del sogno e del sonno

Creato il 11 maggio 2012 da Corradopenna
Lo Yoga del sogno e del sonnoIl libro "Lo Yoga tibetano del sogno e del sonno", scritto dal tibetano (residente negli USA) Tenzin Wangal Rinpoche, è, secondo quanto scritto in copertina: "Una guida agli yoga tibetani che promuovono la consapevolezza durante il sonno e il sogno per ottenere la liberazione dallo stato di illusione onirica in cui è immersa la vita da svegli".In effetti non posso che concordare sul fatto che il tempo del sonno e del sogno sono cruciali per sondare l'inconoscibile; è noto infatti (e l'ho sperimentato di persona diverse volte), che durante il periodo in cui si sogna si è particolarmente in grado di ricevere comunicazioni telepatiche, di ricevere premonizioni (i famosi sogni premonitori) di sperimentare viaggi fuori dal corpo (OBE), di sperimentare sogni lucidi (quando si è coscienti di stare sognando e si può pilotare il proprio sogno). Ho già parlato di queste cose negli articoli il potere dei sogni il mondo dei sogni e i sogni lucidi.
Sul potere dei sogni e sull'arte del sognare Carlos Castaneda ha scritto diversi libri, e pare che in effetti abbia descritto qualcosa di pertinente alla tradizione degli sciamani toltechi. Purtroppo si tratta solo di testimonianze personali per le quali è praticamente dare conferma o smentita.
NB: il link precedente è a un sito completo ed interessante per approfondire la conoscenza di Castaneda, sebbene presenti un link esterno ad un sito di reiki, che secondo me ha ben poco a che vedere con l'opera di Castaneda, anche perché il reiki a mio giudizio è qualcosa di assolutamente negativo. Carlos Castaneda per altro descrive entità non umane (voladores) che vivono in un ambito non fisico e che si nutrono della nostra energia psichica; difficile dire se si riferisse esattamente a quelle entità predatrici/parassite che possono essere attirate/nutrite tramite la pratica del reiki, ma l'analogia è molto forte.
Ritornando la libro sullo Yoga del sonno, nel risvolto di copertina leggiamo le parole di Tenzin Wangal Rinpoche: "Se non sappiamo portare la nostra pratica nel sonno, se notte dopo notte perdiamo noi stessi, che opportunità avremo mai di essere consapevoli al momento della morte?".
Secondo questo maestro tibetano educato sia al buddhismo che alla tradizione Bon (la religione anticamente diffusa in Tibet prima del Buddhismo, il cui retaggio ha profondamento permeato il buddhismo stesso) il sonno ed il mondo dei sogni sono un confronto giornaliero con quel tipo di realtà che dovremo affrontare dopo la nostra morte prima di una successiva reincarnazione; abituarsi ad essere coscienti durante il sonno dovrebbe secondo lui portare ad essere coscienti in quella fase di vita della nostra anima che succede alla morte del corpo fisico.
Anche su queste questioni ho già scritto due articoli di indagine: congetture sulla vita oltre la morte e un'indagine sul mondo dello spirito ed i suoi tranelli cui rimando per maggiori approfondimenti. In tali scritti ho avanzato l'ipotesi che l'incoscienza durante l'eventuale fase di passaggio tra una incarnazione e l'altra sembra la regola: chi mai vorrebbe incarnarsi per finire in un mondo fisico dove esistono guerre, violenze gratuite, scie chimiche e tutto il resto?
Di conseguenza l'argomento del libro di cui stiamo qui trattando sollecita molto il mio interesse, e forse in tale libro troviamo degli insegnamenti che potrebbbero essere utili per arrivare a conquistare, col tempo e con la pratica, tale presenza cosciente, e magari spezzare questo ciclo di dolorose rinascite in un mondo ove il nostro corpo è schiavo di entità arcontiche.
Però, come ho già detto e ripeterò continuamente senza mai stancarmi, in questo ambito così difficile da studiare ed analizzare (l'anima, la vita dopo la morte) i tranelli e le insidie possono essere dietro ogni angolo.
Rileggendo infatti per la seconda volta tale libro mi sono accorto che nell'introduzione l'autore confessa candidamente di avere vinto nel 1991 una borsa di studio della fondazione Rockefeller per effettuare delle ricerche alla Rice University. Sebbene non sia chiaro quali fossero le ricerche in questione (l'autore precisa in seguito di avere condotto presso quella università delle ricerche anche in un periodo successivo sugli aspetti logici e filosofici della tradizione Bon e non so se anche con la borsa di studio della fondazione Rockefeller abbia portato avanti delle ricerche similari) il sospetto viene immediato, ben sapendo quale sia il ruolo della famiglia Rockefeller nella gestione del Nuovo Ordine Mondiale, quanto meno dalla preparazione del secondo conflitto mondiale.
Per altro nel libro dello Yoga tibetano del sogno e del sonno ci sono dei passaggi alquanto dubbi, come quelli nei quali si invocano tutta una serie di entità (legate, da quanto ho capito, al retaggio della tradizione Bom). E mi viene il sospetto che queste evocazioni possano essere rivolte a entità negative, arcontiche, a quelle entità  descritte nel libro Sciamani di G. Hancock e che offrono potenza o sapienza in cambio della possibilità di interferire a loro piacimento nel mondo umano. Anche nei libri sui sogni lucidi si parla di questo affidarsi a guide, di questo evocare guide.
Se leggete l'articolo un'indagine sul mondo dello spirito ed i suoi tranelli capite perchè io poco mi fidi di queste tecniche.
Con questo non voglio negare che il libro in questione possa mostrare anche delle tecniche di controllo del proprio sogno che possano essere utilizzate a fin di bene, ma credo che occorrerebbe una grande saggezza e familiarità con certe dimensioni/stati di coscienza per sapere discernere il bene dal male.
Da notare poi che anche il Dalai Lama (fantoccio del Nuovo Ordine Mondiale, creatura legata alla CIA, che finge di essere amante di tutte le creature e non dice nemmeno mezza parola sulle scie chimiche che stanno avvelenando ed uccidendo tutte le specie viventi vegetali ed animali) ha scritto un libro su questione analoghe: Il sonno, il sogno, la morte. Un'esplorazione della consapevolezza con il Dalai Lama. Questo ovviamente di per sè non dimostra niente, però a me personalmente fa sorgere alcuni sospetti, sospetti già espressi anche nell'articolo congetture sulla vita oltre la morte; sospetti di sicuro, di certezze in questo capo, lo ripeto, ne ho poche da offrire.
Ad ogni modo se e appena potrò scriverò un seguito a questo articolo (magari quando finirò di rileggere il libro).
Nel frattempo vi lascia con una testimonianza da poco giuntami sul Reiki, sempre nell'attesa di scrivere un secondo articolo chiarificatore sulla questione:
Anni fa per non sapere dire di no feci con una Master Reiki il primo livello (mai praticato) … adesso che ci penso, fu anche la volta e il luogo (ci rimasi 6 settimane) in cui ebbi incontri veramente poco graditi di entità extraterrestri… che venne di notte attraversando le pareti come per curiosarmi intorno e che mi fece reagire con molta incazzatura per il sopruso…

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