LO ZUCCHERO – Come le bionde crea dipendenza proposta choc dall’Olanda

Creato il 07 gennaio 2014 da Ilfattaccio @Ilfattaccio2

AVVERTENZE SUI PRODOTTI PIU’ DOLCI E PERFINO UNA TASSA PER EVITARE OVERDOSE PERICOLOSE PER LA SALUTE.Sono le proposte choc per ridurre il consumo di zucchero nella popolazione che Paul van der Velpen, capo del Servizio Sanitario di Amsterdam, consiglia agli Stati di introdurre per limitare le malattie croniche e il numero di persone obese. “Lo zucchero crea una forte dipendenza da cui è difficile liberarsi quanto quella dal tabacco ”, spiega da van der Velpen, ma è un prodotto di più facile consumo rispetto agli altri. Costa meno, si trova ovunque. Il pensiero va a merendine, snack, gelati e bibite in cui i zuccheri aggiunti la fanno da padrone e sui quali il dirigente olandese vorrebbe addirittura che comparissero messaggi minacciosi come quelli che campeggiano sui pacchetti di sigarette: “Lo zucchero crea dipendenza e fa male per la salute”.

UN CONSUMO ECCESSIVO DI ZUCCHERI, spiega van der Velpen, è una delle cause per le malattie croniche come diabete e obesità e persino ipertensione, che da problema sanitario si sono trasformate in vere “epidemie” e adesso rischiano di danneggiare i conti malandati degli Stati occidentali. Tassare o limitare l’assunzione di zollette e dolcificanti significa correre ai ripari prima che i rischi sanitari diventino insostenibili. Tra l’altro gli zuccheri mettono sotto scacco il cervello, cosa che non fanno grassi e proteine. Di troppo zucchero si può morire, spiega il responsabile della sanità olandese, perché non riusciamo a frenarne il consumo a differenza di altri cibi. Accanto a queste azioni, bisognerebbe, secondo van der Velpen dare maggiore spazio all’attività fisica. Azioni che dovrebbero essere intraprese dalle istituzioni preposte al controllo della salute pubblica. Ci ha pensato pochi mesi fa l’amministrazione uscente di New York guidata dal sindaco Michael Bloomberg, mettendo al bando le bitite XXL per frenare il problema dell’obesità.

Redatto da Pjmanc: http://ilfattaccio.org


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