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Lobby turbo diesel

Creato il 20 luglio 2011 da Oblioilblog @oblioilblog

Lobby turbo diesel

In Italia e nel mondo ci sono cose che si possono fare sul mercato e cose che è meglio evitare. A decidere cos’è conveniente, però, non sono le Authority o i Governi, bensì le lobby. Se si travalica una legge non scritta, scatta la guerra.

Una di queste leggi non ufficiali è: non si può vendere la benzina sotto certi prezzi. Le differenze sono minime, nessuno si azzarda a proporre ribassi eccezionali e in questo modo tutti vendono. C’è chi però ha osato andare contro la convenzione: la Conad.

La cooperativa, nota soprattutto per i supermercati, è entrata da 6 anni nel business dei carburanti. Ha aperto 11 distributori incontrando però molti problemi burocratici. Prevede di aprirne altri entro l’anno altri 48 in Sardegna, Lazio, Toscana, Umbria ed Emilia-Romagna. 

L’Emilia-Romagna è la culla dell’iniziativa: infatti sono già stati installati 3 distributori. Proprio in questa regione, però, è iniziata la battaglia con i colossi. L’Eni ha presentato un ricorso straordinario al Capo dello Stato contro il Comune di Cesena e la Provincia di Forlì-Cesena contro l’apertura di un altro distributore, sostenendo che si tratti di un concorrenza sleale.

L’Eni contesta un Piano regolatore favorevole al nuovo punto di vendita. In realtà la Conad fa paura perché vende tanto e quindi si cerca di tarpare le ali prima che il fenomeno dilaghi. Stando ai prezzi medi mensili pubblicati dal Ministero dello Sviluppo economico, la Conad vende la benzina a quasi 9 centesimi al litro in meno rispetto agli altri e 8 cent in meno per il gasolio.

Conad fa risparmiare alle famiglie 16,5 milioni di euro l’anno, senza contare l’abbattimento dei costo del trasporto merci, grazie ad un sistema misto di self service e erogazione continua. Ha una produttività superiore ai 10,5 milione di litri rispetto alla media. Alle 2 di notte c’è la coda davanti alla pompa.

La nota Conad:

L’Eni ha chiesto la sospensione degli effetti della delibera perché dagli atti emerge l’illegittimità della variante al Programma integrato di intervento con riferimento alla realizzazione dell’impianto di carburante per autotrazione … e considerata in particolare la distorsione della concorrenza determinata da una previsione urbanistica a beneficio esclusivo e privilegiato di soggetti privati, posto che da tale previsione deriva ad Eni un gravissimo pregiudizio nell’operatività concorrenziale degli impianti di distribuzione di carburante in Cesena… Un distributore di carburante che, nei fatti, Eni valuta una proposta di concorrenza sleale, distorsiva per il mercato. Ciò accade in un Paese che invece avrebbe bisogno di modernizzazione e liberalizzazioni per rilanciare il sistema Italia e difendere il potere d’acquisto delle famiglie, messo sempre più in crisi, e in cui il costo dei carburanti continua a crescere in modo incontrollato quanto esagerato.

Si tratta del classico caso di Davide contro Golia, poco importa se Davide fa gli interessi della comunità.


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