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Location e Romance

Creato il 14 settembre 2012 da Junerossblog
Patrizia:L’amore, lo abbiamo sentito ripetere tan- te volte, è cieco. Ma, se la presunta cecità di Cupido nella saggezza popolare si riferisce alla scelta dell’oggetto di sentimento e passione, nel mondo romance anche l’occhio vuole la sua parte…e non solo riguardo ai protagonisti: la location conta eccome, tanto che molte scelgono i romanzi da leggere in base all’ambientazione.Avete voglia di cimentarvi con la vostra definizione di luogo romantico? Provo a formulare due, anzi tre mie ipotesi…e chissà cosa ne penserà Lucilla!
Comincio da un grande classico, almeno per le appassionate di Regency: la campagna inglese. Occorre un’antica dimora, con imponente scalinata, caminetti, letti a baldacchino. Qualche storia di fantasmi non guasta di certo…e il lume di candela rende tutti più belli. Intorno al maniero, deliziosi villaggi, radure da percorrere al galoppo, boschetti e piccoli laghi faranno il resto. Occhio ai pub e alle locande: non mancano d’atmosfera, però se siete una dolce, innocente eroina potrebbero celare insidie quasi quanto la brughiera…che insieme al fascino discreto old british mi piace sempre, anche se la storia è contemporanea.
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Proprio la brughiera, alla Cime Tempestose, per intenderci, e tutte le situazioni di forte contrasto che richiamano il romanticismo nel più stretto senso letterario, quello da Sturm und Drang, sono forse meno rassicuranti, in un romance, delle dolci contee e cittadine, eppure le adoro. Castelli tedeschi, nebbia, nevicate, vento che sibila…e pure un pizzico di mitteleuropa. Ebbene sì, voglio un romanzone ambientato a Praga…in secoli lontani, tra case decorate e chiese barocche, magari al tempo di Mozart e della prima del Don Giovanni, o inizi novecento, con caffè e raffinatezze art nouveau. Per completare il mio podio, cambio continente. In questo senso, mi ha fatto un regalo Lisa Kleypas…perché impazzisco per il vecchio sud statunitense. New Orleans, Savannah; Charleston, le piantagioni, le verande, le insidie della palude e i misteri custoditi dalle schiave, i ritmi lenti, estenuati, di giornate caldissime e di società immobili nel tempo. Qualche tocco dell’atmosfera non guasta nemmeno nelle storie dei giorni nostri, però lo storico creolo, pur se non troppo frequentato, mi piace assai…
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Lucilla: Ciao cuginetta, e' fantastico il tuo podio, primo e secondo posto da urlo. Mi chiedi cosa ne penso? Vediamo....premesso che adoro l'ambientazione regency, da vera cattiva ragazza mi fermo alla campagna inglese, popolandola pero' di luoghi comuni cari al romanticismo: castelli tenebrosi dalle possenti mura viscide di licheni perenni, fatti apposta per ospitare eroine intrepide che affrontano le larve di dolenti trapassati, piccole canoniche di campagna con annesso cimiterino spettrale disseminato di vetuste lapidi ormai illeggibile e corrose dal tempo, dame bianche frequentatrici di corridoi oscuri e ritratti di antiche dame dal destino infausto....
Troppo goticheggiante, forse? Bene, allora vediamo di scegliere anche qualcosa d'altro: mi spingo ancora più indietro nel tempo, ancora ancora, fino a raggiungere una splendida villa immersa nella campagna; attraverso un atrio poco illuminato per emergere in un arioso peristilio affacciato su una vasca pavimentata in marmo candido, con una fontana su cui un fauno danzante lascia cadere uno zampillo con un allegro chioccolio....Alcune giovani schiave si affaccendano intorno ad una maestosa matrona ingioiellata, chi porgendole il belletto, chi facendole vento con un ventaglio di piume di struzzo; in lontananza si odono risate argentine, provenienti da un gruppo di graziose ragazze in bikini che si sfidano alla corsa. Noto il padrone di casa, abbigliato con una severa toga, che si appresta ad uscire, forse per raggiungere il Senato nella vicina Roma....
Hum, mi sono lasciata decisamente trasportare.... Che ne pensi, Patrizia? 

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Patrizia: Niente male Lucilla;...ma anche il contemporaneo reclama la sua parte. Non me ne vogliano le numerose estimatrici di sceicchi e miliardari, ma non sono attratta dall'opulenza e dal lusso sfacciato...lascio volentieri il mega yacht per un poetico caicco, o il palazzo "tutto tempestato di robe preziose" per una terrazza sul mare, con la brezza che sfiora una tovaglia candida e le boule che proteggono le candele, o un casale in campagna, in cui finestre vestite di antichi pizzi si spalancano su vigneti, campi di grano o distese di lavanda. Le cittadine americane sono molto frequentate dai personaggi da romanzo, anche se purtroppo, con qualche variante costiera piuttosto che montanara, queste felici enclave dell'amore si somigliano un po’ tutte. E poi ci sono le città: New York è la più trendy del momento, con salto da Tiffany obbligato, e Parigi è intramontabile, ma oltre alla già citata Praga, perché non pensare a una storia d'amore a Lisbona o Marsiglia, con quel tanto di tentacolare, poliedrico, fortemente contrastato nelle sensazioni come nei sentimenti hanno queste città? Del resto, penso che il romance possa colorare anche scenari inaspettati...dalla rigorosa Svizzera all'incomparabile India...che non è solo storie coloniali, misteri della giungla nera o Bollywood!
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Lucilla: Devo dire che mi piace.... Sposo decisamente il tuo punto di vista, anche se, da buona provinciale, mi discosto un po' dalla città tentacolare; mi lascerò prendere dalla sindrome di Heidi e mi sposterò in una tranquilla cittadina montana, di quelle che sembrano prese di peso da un cucù svizzero; casette linde e fiorite simili a bomboniere di legno, natura incontaminata o quasi, profumo di pino e lunghe, romantiche passeggiate in boschi ora in pieno rigoglio primaverile, ora ammantati di neve e di silenzio.
Oppure ancora, seratine a due in una baita isolata, distesi su un tappeto davanti al calore di un camino scoppiettante, mentre fuori la sera cala fresca e una morbida luce lunare illumina tutto con i suoi riflessi d'argento....
Ah, decisamente, cosa sarebbe una storia senza il suo contorno panoramico?

Patrizia: Tutto bello, intimo, coinvolgente...però mancano ancora due situazioni per di assoluto fascino. Una può essere anche molto nostrana: la classica vecchia villa liberty, le seggioline di ferro sotto la pergola di glicine, il salotto polveroso, il lettone della nonna, mille ricordi e mille promesse...l'altra invece è decisamente esterofila. Ebbene, sia per colpa del ciclo arturiano sia per massicce dosi della cara zia Rosamunde Pilcher, per tacere di Daphne du Maurier,sono ammaliata dalla Bretagna e dalla Cornovaglia . Vento, onde, antiche dimore dilavate dal tempo e dalle generazioni, leggende, tradizione e passionalità...non viene voglia d'innamorarsi perdutamente?Lucilla: Se mi dici Cornovaglia io rispondo: quando andiamo? Sono anch'io perdutamente innamorata di scogliere ventose, distese di erica e campagne verdeggianti, non a caso molto somiglianti alla mia Toscana....e il ciclo Arturiano e' una delle più belle leggende del mondo occidentale! Il Vallo di Adriano, la città delle Legioni, quei bei centurioni armati di tutto punto....va bene, va bene, non divaghiamo troppo! Meglio tornare a Rosamunde Pilcher e Katie Fforde, più rassicuranti e meno "calde"...E come non immedesimarsi in atmosfere più nostrane? Pomeriggi dolci e caldi passati in giardini all'italiana, profumo di rose, i colpi di una palla da tennis in lontananza....cara dolce zia Liala, artefice di ambientazioni magiche e un po' retro'....
Patrizia: Tutte nipotine di Liala, più o meno recalcitranti? Come non pensare a Lalla che in "Dormire e non sognare" parla con Dino da un balcone all'altro dell'hotel di Santa Margherita...leggere romance è un viaggio della fantasia, non solo nello spazio e nel tempo, ma anche attraverso i ricordi e le suggestioni, e non è detto che i gusti "turistici" coincidano con quelli letterari...
Location e Romance
Parizia & Lucilla

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