Locci difende i giovani e chiede al Carroccio, se vuole criticare la Giunta, di uscire anche dai CdA delle partecipate, visto che l’aria padana va verso un candidato sindaco tutto loro: “Capisco perfettamente le ragioni di chi desidera smarcarsi per una propria possible via al voto ma che la Lega faccia proclami e richiami etici, oltre a richieste di trasparenza, è almeno inelegante. Dica chiaramente che vuole ingraziarsi stampa e opinione di qualche gruppo dissociandosi dalle responsabilità di governo, continuando però nello stesso tempo nell’amministrare le aziende partecipate ancora in gestione con uomini e presidenti della Lega”.
A breve i leghisti alessandrini si incontreranno direttamente a Torino con i vertici regionali, per capire che strada intraprendere. Cota, fino a pochi giorni fa dallo strappo Bossi-Berlusconi, ha sempre cercato di ricucire i rapporti sfilacciati con il PdL mandrogno. Ma ora che anche gli scenari politici romani stanno cambiando, la partita potrebbe essere giocata separatamente.