Logica?

Nella loro smania di avere tutto sotto controllo, i nostri si sono inventati la necessità di “spostare la sede legale del Parco Nazionale Gran Paradiso di Torino e quella amministrativa di Aosta in altri due comuni, situati l’uno nel versante piemontese e l’altro nel versante valdostano del parco medesimo”, in ipotesi Locana e Valsavarenche. Quello che lascia interdetti sono le motivazioni di questa iniziativa. Il Presidente del Parco, Italo Cerise, infatti afferma, con sovrano sprezzo del ridicolo e della logica geografica: “Pensate a un cittadino di Locana che abbia un qualunque problema con l’Ente Parco, questo deve fare una settantina di chilometri per raggiungere gli uffici nel capoluogo piemontese”. Sommessamente gli facciamo notare che, se la sede del Parco sarà a Valsavarenche, il poveretto dovrà farne 140! Imperterrito il grande Presidente (ma come li scelgono?) continua:  “Per gli altri parchi, generalmente, la sede amministrativa o legale rappresenta una vetrina turistica. E’ difficile che qualcuno vada ad informarsi in via Losanna ad Aosta per delle attività che si svolgono magari a Cogne o a Valsavarenche”. Infatti se un turista è a Cogne e la sede è a Valsavarenche, con la logica del Cerise, dovrà recarsi giulivo là per avere delle informazioni.