A volte ci rivolgiamo loro (i bambini) con metafore poetiche se non (per i più ispirati, nonchè impavidi) con cacofoniche rime.
Non apettatevi, però, che loro condividano con voi la delicata gioia dell'astrazione del pensiero che sublima nell'emozione ... no, loro sono estremamente logici, hanno pochi concetti a disposizione e ci giocano come con il lego: ad incastro.
Stamattina, appena svegli:
Io (in tono di positiva e bucolica meraviglia): 'hai visto fuori ? c'è tanta nebbiaaaa, sembra di essere dentro una nuvolaaaaa; dai, sbrighiamoci che così andiamo fuori a vederla...'
Polpetta (in tono deciso): 'nooo, io non voloooo...'
eccheglidiciaquelpunto ?
Ho provato a barcamenarmi col solo neurone sveglio, ma sono giusto riuscito a smozzicare: 'ma noooo, la nuovla scende a terra e noi ci camminiamo dentroooo'
Lei avrà pensato: 'ehhh sssì, mio padre è decisamente stranino !', o anche: 'che ss'è fumato stamattina ?', e, chissà, magari lo ha già detto agli amici a scuola e alla maestra !
In realtà penso l'abbia presa così perchè non aveva voglia di andare a scuola.
Ma questa è un'altra storia.