Se a Oristano, nella chiesa del Sacro Cuore si è svolto il funerale dei Cuccu, a Milis, centro della provincia di Oristano si è tenuto quello di Roberto Parella, giovane contabile morto ammazzato all’interno dello stabilimento della Logistica Alimentare.
Cerimonie affollate e partecipate entrambe, a Oristano qualcuno ha notato persino la giovane che avrebbe scoperto il massacro, ovvero una ragazza di Guspini, dipendente anch’essa della Logistica Alimentari, Isabella Tuveri.
Isabella Tuveri, dipendente della Sardegna Sottozero, non lavorava per la Logistica Alimentare ma, il 5 dicembre si recava in azienda per alcuni riscontri dei registri contabili.
Da quel che si mormora pare che tra la Tuveri e l’ad della Logistica Alimentare vi fosse qualche legame sentimentale, effettivamente la ragazza non nasconde, sull’ormai immenso mondo virtuale il suo sentimento per il Cuccu, frasi dolorose, sentite e profonde, inondano la sua bacheca di facebook, foto di Roberto Cuccu e relativi commenti fanno capire quando grande sia il dolore della giovane. Certo è che, la ragazza non potrà dimenticare facilmente la scena di lunedì 5 dicembre.
Di Fabrizio Manca nessuna traccia, qualcuno ha ipotizzato che Manca, direttore e azionista della Logistica Alimentare si sia suicidato ed il suo cadavere potesse emergere in qualche anfratto del fiume Tirso mentre i più mormorano di una fuga all’estero. Intanto la magnifica villa di Manca continua ad essere piantonata.
E’ stato poi reso noto, in modo parziale, l’esito della autopsie.
I fratelli Cuccu sono stati uccisi per primi dopo essere stati fatti inginocchiare, l’arma del delitto è un fucile a pompa calibro 12, probabilmente avendo udito schiamazzi e colpi d’arma da fuoco, Roberto Parella, già preoccupato e timoroso, come vi abbiamo scritto nei post passati, ha tentato di mettersi in salvo all’interno di un ufficio ma il killer avrebbe da prima sfondato la porta a colpi di fucile, nell’azione pare si sarebbe persino ferito, dopo di che avrebbe inseguito il giovane riuscendo soltanto a ferirlo, e, non soddisfatto, lo avrebbe “finito” a coltellate.