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Lola corre

Creato il 15 settembre 2010 da Robydick
Lola corre1998, Tom Tykwer.
Come fare un film che dura 80' con una trama da poco più di 20'? E' facile, basta riproporla 3 volte, con 3 diverse varianti tempistiche.
Manni, il fidanzato di Lola, è nei guai. Ha dimenticato 100mila marchi nella metropolitana di Berlino, presi poi sicuramente da un barbone incontrato. Li doveva dare a un boss delinquente e quando telefona a Lola ha ancora 20' di tempo per procurarsi i soldi, altrimenti il boss l'ammazza. Dice a Lola che rapinerà il supermercato di fronte alla cabina telefonica, lei le risponde di aspettarla, che provvederà in qualche modo.
Lola schizza fuori di casa correndo di gran carriera a piedi, per raggiungere Manni. Il percorso prevede incontri/scontri che possono incidere, per la durata dell'imprevisto, sull'esito dell'impresa: vicino con cane aggressivo sulle scale; donna anziana con passeggino sul marciapiede; un tizio con una bicicletta; il padre direttore di banca al quale tenta di estorcere i soldi; ecc... . Il primo tentativo avrà un epilogo drammatico, ma Lola ne avrà un altro sempre ripartendo dal telefono di casa, che vivrà qualche secondo di ritardo e per conseguenza tutti gli incontri/scontri cambieranno natura. Altro epilogo drammatico pure al secondo run, ma diverso. Terzo tentativo, stesso espediente, altro slittamento di tempo, ed andrà meglio.
Musica e riprese techno-trance (si dice così?), alcune anche in animazione, per tutte le furiose corse. Giochi di accelerazioni e ralenty, se non fosse per alcuni momenti di pausa il film è ubriacante. 80' possono sembrare pochi ma per un videoclip sono moltissimi. Gli intermezzi tra un episodio e un altro, coi 2 ragazzi a letto che si giurano amore e pensano a cosa succederebbe se uno di loro morisse, fanno sembrare gli episodi stessi come sogni allucinatori.
Chiaramente un film nato per diventare un cult, soprattutto tra i giovani. Io non lo metto tra i miei cult personali, m'è sembrato un po' "furbetto" come si dice, ha poi delle pause che per il tipo di film non si giustificano e alcuni imprevisti sono proprio non-sense, come le vincite al casinò del terzo episodio, troppo improbabile che una persona con una tale fregola provi quel metodo per trovare i soldi, l'incoerenza crea discontinuità.
Il mio personale giudizio finale è: non male, sicuramente merita la visione, curioso anche se meno originale di quanto può sembrare. C'è un po' di "Sliding doors", un po' di "Trainspotting" (e un po' di altro) ma non li raggiunge.
Attenuante generica, ma è più una scusa per citare un grandissimo e poco noto film: non è semplice inventarsi novità sui film che giocano sullo spazio-tempo, bisogna riconoscerlo, e l'ultimo vero colpo di genio visto a riguardo è il thriller Timecrimes di Vigalondo, questo sì un film imperdibile.

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