Il 7 giugno, presso la Camera di Commercio di Milano, si è tenuto l’incontro “Doing business in Ukraine: commercial and industrial opportunities of cooperation between Lombardy and Dnipropetrovs’k Regions SMEs”, in occasione della visita di una delegazione, in arrivo dall’Ucraina, della Camera di Commercio e Industria della Regione di Dnipropetrovs’k. Una delegazione composta da personalità di primissimo piano tra i vertici nella sfera politica e del mondo degli affari della regione di Dnipropetrovs’k: il governatore della regione Dmytro Kolyesnikov, il presidente del Consiglio della regione Yevhen Udod, e il vicepresidente Yevhen Zhadan, il sindaco della città di Dnipropetrovs’k Ivan Kulichenko, il presidente della Camera di Commercio e dell’Industria di Dnipropetrovs’k Vitaliy Zhumurenko, il capo del Dipartimento delle Relazioni estere economiche della medesima Camera di Commercio Sergiy Kucheryavenko.
Scopo della delegazione: la creazione di una stabile e proficua collaborazione commerciale ed economica tra due regioni, quella di Dnipropetrovs’k e la Lombardia, che, nonostante la distanza geografica, appaiono molto simili tra di loro. Entrambe le regioni, va sottolineato, occupano una posizione di prim’ordine, in termini di sviluppo economico, nei loro rispettivi Paesi. Nonostante la crisi mondiale la regione di Dnipropetrovs’k
continua ad attirare investimenti dall’estero (un investimento procapite di 2.407,8 USD rispetto alla media nazionale ucraina di 1.084,3 USD), in termini di esportazione copre quasi un quinto del volume nazionale. La regione, che si estende su ambo le sponde del fiume Dnepr, situata nella zona centro-orientale dell’Ucraina, rappresenta la seconda regione del Paese, sia in termini di vastità del territorio che in termini di popolazione (quasi tre milioni e mezzo di abitanti); il centro amministrativo della regione è l’omonima città di Dnipropetrovs’k. Il sindaco Ivan Kulichenko ha invitato i presenti a visitare le bellezze della sua città.Nel corso della conferenza i relatori hanno illustrato le grandi potenzialità di questa regione: stabilità politica, apertura verso l’estero, grandi capacità produttive, alto livello di sviluppo industriale, e non ultimo anche la sua ideale posizione geografica. La ricchezza della regione è principalmente rappresentata dalle materie prime, circa 300 giacimenti che contengono approssimativamente il 50% delle risorse minerarie dell’Ucraina, dai suoi fertili terreni agricoli (le famose “terre nere”), e da tutto il poderoso comparto industriale, non solo in relazione ai grandi complessi metallurgici e dell’ingegneria aerospaziale (l’eccellenza dell’Ucraina, soprattutto in riferimento all’impresa statale dell’Agenzia spaziale di stato “Pivdenne”), ma anche relativamente alla presenza di numerose imprese medio-piccole (nella oblast se ne contano ben 24.000 che danno lavoro a oltre 152.000 dipendenti).
Durante l’incontro, davanti agli occhi del nutrito pubblico in sala, “in diretta”, è stato sottoscritto, dal presidente della Camera di Commercio e dell’Industria di Dnipropetrovs’k Vitaliy Zhumurenko e dal presidente dell’AICE (Associazione Italiana Commercio Estero) Claudio Rotti, un accordo di collaborazione tra le due Camere di Commercio. Alla fine della conferenza sono seguiti vari incontri bilaterali tra gli uomini d’affari ucraini presenti nella delegazione (dei settori: meccanica, lavorazione metalli, pelletteria, moda, agroalimentare, vernici…), con diversi imprenditori e rappresentai di numerose ditte lombarde. Nel prossimo autunno, ricambiando la visita, una delegazione di imprenditori lombardi si recherà in missione commerciale a Dnipropetrovs’k, si auspica la nascita e lo sviluppo di intensi rapporti di collaborazione vantaggiosi per entrambi le parti.
Eliseo Bertolasi ricercatore dell’IsAG, presente alla conferenza, grazie all’invito del console generale Andrii Kartysh e del console commerciale Volodymyr Vorona, del consolato ucraino di Milano, ha avuto la possibilità di porre alcune domande ai vertici della delegazione. Ecco la sua intervista al presidente del Consiglio della regione Yevhen Udod:
Signor presidente, qual è la potenzialità economica dell’Ucraina per le aziende italiane?
In Ucraina, l’Italia rappresenta uno dei principali importatori nel campo dell’abbigliamento, delle calzature, dei cosmetici, e del settore alimentare. Tutto questo, se parliamo del segmento consumi. Ma l’Ucraina è un Paese che attrae anche l’importazione da grandi aziende, come la ditta Daniele (settore metallurgico), l’industria automobilistica italiana, varie società di ingegneria in particolare dalla Lombardia. Ritengo che il grande potenziale del nostro territorio, in particolare nel campo dell’ingegneria meccanica, sia ancora ampiamente sottovalutato. Penso che probabilmente si dovrebbe condurre un’ulteriore ricerca su questo mercato e sul suo effettivo potenziale, dato che, se si crea un’impresa con radici italiane nella regione di Dnipropetrovs’k, a questa ditta si darà anche l’opportunità di guardare non solo al mercato ucraino, ma anche a quello russo, poiché tra l’Ucraina e la Russia persiste un commercio facilitato. Ecco, anche questo rappresenta un altro grande potenziale. Il nostro territorio è situato nel centro della parte più industriale dell’Ucraina, e, in effetti, abbiamo una logistica molto favorevole. La frontiera orientale dell’Ucraina, i porti marittimi, Kiev: noi ci troviamo al centro di questa specie di circonferenza, con tutta una serie di vantaggi geografici. Come ho già detto, abbiamo bisogno di un’ulteriore analisi, forse in termini di un focus più ristretto per individuare quali potrebbero essere le aziende con maggiori potenzialità per gli investimenti, per il lavoro, per lo sviluppo… come, ad esempio, riguardo alla rete di distribuzione di derrate alimentari in Ucraina. Servirebbe veramente un’ulteriore analisi di mercato!
La Lombardia è molto simile alla regione di Dnipropetrovs’k: entrambe sono regioni industriali. Quale tipo di collaborazione sarà tra loro possibile?
Noi siamo simili, rimane da fare solo qualche passo per lo sviluppo e l’attuazione di alcuni progetti. Come primo passo, proponiamo la firma di un protocollo di scambi commerciali tra le nostre Camere di Commercio, che oggi abbiamo sottoscritto. La prossima fase sarà “il Forum economico-internazionale Italia-Ucraina: regione Lombardia-Dnipropetrovs’k oblast”. Dopo di che, conformemente all’impegno della Regione Lombardia, saremo pronti a proporre un protocollo d’intenti o un eventuale memorandum d’accordo per una proficua cooperazione tra le due regioni. Penso che sarà utile costituire un gruppo di lavoro per un’analisi dettagliata su quali settori ci dovremmo maggiormente concentrare. Io ritengo che la Lombardia possieda un potenziale colossale. Non siamo venuti qua per caso, sappiamo chiaramente quali sono le regioni che rappresentano delle locomotive per l’economia europea. Abbiamo impostato relazioni reciproche anche con la Baviera, siamo stati in Austria, in Belgio, in Francia. Ma il nostro obiettivo principale è la Lombardia. Al momento attuale siamo convinti rappresenti un enorme potenziale per una reciproca cooperazione su vari progetti.
L’Ucraina da sempre rappresenta un ponte tra l’Europa e la Russia. Secondo il Vostro parere, qual è il ruolo attuale dell’Ucraina sulla scacchiera geopolitica dell’Europa?
Certo il vettore principale della nostra strategia è l’integrazione nell’Unione Europea. Le nostre attività regionali sono finalizzate alla concretizzazione di relazioni trans-regionali. In altre parole, la regione di Dnipropetrovs’k si sta muovendo verso la creazione di reciproche relazioni economiche. Consapevolmente abbiamo dichiarato di rappresentare un componente, a livello regionale, del Progetto di Partnership Orientale. I nostri sforzi sono sostenuti dal Ministero degli Esteri. Questa linea è inoltre appoggiata dall’ambasciata dell’UE in Ucraina. Abbiamo mostrato i passi reali già compiuti; abbiamo già fatto molto in questa direzione: la presentazione della nostra regione al Comitato delle regioni l’anno scorso, l’audizione della nostra regione al Parlamento Europeo quest’anno. Noi siamo la prima regione che ha avuto l’onore e l’opportunità di parlare di sé stessa e di confrontarsi principalmente sui valori fondamentali. Questo è ciò che avvicina la nostra regione all’Unione Europea. Siamo soddisfatti di come ci stiamo muovendo in linea con i rappresentanti dei paesi europei, su tutta una serie di questioni: economiche, di sviluppo, come attrarre gli investimenti, sviluppo del governo locale, costruzione della società civile, sviluppo della democrazia, lotta alla corruzione, smilitarizzazione, ecologia, risparmio energetico… Ecco, queste sono le basi. Regolarmente ci confrontiamo con i rappresentanti dei Paesi dell’Unione Europea. In tal modo, mostriamo loro l’esempio di una regione dell’Ucraina. Oggi la regione di Dnipropetrovs’k, infatti, è la più attiva nel creare reciproche relazioni a livello regionale, trans-regionale e internazionale. Siamo in stretto rapporto anche con le altre regioni dell’Ucraina, siamo sempre aperti, pronti a condividere con loro le nostre esperienze: mostriamo loro come costruiamo i nostri programmi per attrarre gli investimenti, come realizziamo i programmi per l’agricoltura, la medicina, l’istruzione… tutto è stato costituito in maniera molto nitida, efficacemente, già da tre anni. Studiamo molto attentamente anche le esperienze di altre regioni dell’Unione Europea. Quest’anno, nel mese di aprile a Dnipropetrovs’k si è svolta l’Assemblea delle regioni europee, dove il vice primo ministro ucraino, Aleksandr Vilkul, ha firmato un protocollo tra le regioni d’importanza energetica presenti e il Gabinetto dei Ministri dell’Ucraina, nel quadro del quale è stato creato un gruppo di lavoro che sta studiando quali sono le migliori pratiche di sviluppo territoriale tra le regioni d’Europa, e la conseguente possibilità d’implementazione delle regioni ucraine, in particolare nella regione di Dnipropetrovs’k, attualmente alla guida di questo processo. Oggi le nostre comunità locali mostrano una maggiore trasparenza e una migliore comprensione delle dinamiche della società civile. Un terzo dei progetti per lo sviluppo delle comunità locali è, di fatto, un progetto della regione di Dnipropetrovs’k.
Seguono un paio di domande al Governatore della Regione Dmytro Kolyesnikov:
Signor governatore, la regione di Dnipropetrovs’k ha molte risorse: quali, secondo la Vostra opinione, possono essere importanti per l’esportazione verso l’Italia?
La regione di Dnipropetrovs’k non rappresenta per l’Ucraina solo una grande fonte di materie prime. Sì, certo: in effetti, se parliamo nel contesto delle materie prime, la regione di Dnipropetrovs’k fornisce il 90% del minerale di ferro di tutto il Paese. L’Ucraina è tra i dieci maggiori produttori mondiali di minerale di ferro. La regione fornisce inoltre il 100% del minerale di manganese prodotto nel Paese, e l’Ucraina è anche tra i primi dieci paesi produttori di questo minerale. Ma, a parte la componente materie prime, la regione di Dnipropetrovs’k rappresenta un grande centro d’ingegneria di precisione. Il passaggio di tecnologia dall’Ucraina all’Italia e dall’Italia all’Ucraina sarà reciprocamente vantaggioso per entrambi i Paesi. Oltretutto, la regione di Dnipropetrovs’k è la capitale “spaziale” non solo dell’Ucraina, ma di tutta l’Europa orientale. Progetti come “Zenith”, “Dnepr” sono conosciuti in tutto il mondo. La regione di Dnipropetrovs’k produce il famoso SS18, chiamato Satanà (missile balistico intercontinentale); questi sono solo alcuni degli esempi della nostra produzione nel campo dell’ingegneria aerospaziale. Per l’Italia e per l’Ucraina sarà quindi reciprocamente vantaggioso il trasferimento di tecnologie: dall’ingegneria di precisione, all’ingegneria metallurgica… Sul nostro territorio opera, molto efficacemente, la ditta Daniele. L’anno scorso è stato avviato un grande progetto che vale più di 700 milioni di dollari tra le imprese ucraine e tale ditta italiana. Qualsiasi atto venga realizzato tra il business italiano e quello ucraino, l’importante è che risulti reciprocamente vantaggioso. Ecco, noi siamo per questo.
Auspichiamo che l’Ucraina possa rappresentare un Paese rilevante per l’export italiano. Quali sono i prodotti italiani più importanti per il mercato ucraino?
D. K. Pur non facendo il nome di società, (sarebbe probabilmente una violazione dei diritti alle regole di concorrenza), possiamo pienamente confermare il fatto che nei nostri negozi, nelle nostre grandi città, come a Dnipropetrovs’k, Krivoy Rog ecc., ci sono articoli provenienti dall’Italia. Si va dagli abiti, alle scarpe, fino ai prodotti dell’industria leggera: non siamo assolutamente contrari a tutto ciò, siamo invece favorevoli ad instaurare stabili relazioni di partnership. Va bene commerciare, ma poter produrre insieme è ancor meglio. È meglio avviarsi verso la realizzazione di società congiunte, questo è il format d’interazione che noi proponiamo ai nostri partner. A tal fine stiamo creando fondi d’investimento, stiamo anche valutando tutta una serie di agevolazioni fiscali ed economiche. Dando vita a delle joint venture, porteremo reciproci benefici sia in Italia che in Ucraina. Joint venture: questo è il modo migliore per fare business, in quanto entrambi i partner si sentono responsabili per la qualità della produzione, per la stabilità dei loro affari in entrambi i Paesi. Tutto ciò per dimostrare quanto l’Ucraina sia aperta, efficiente, e come la regione di Dnipropetrovs’k sia pronta per fare business con l’Italia. Abbiamo anche istituito la nostra Agenzia per gli investimenti regionali. Agli investitori che arriveranno in Ucraina noi forniremo il personale direttivo in grado di seguire il progetto dalla creazione, dalle idee, all’attività di progettazione, fino alla produzione e al lancio del prodotto. Accompagneremo costantemente tutto il sistema amministrativo–decisionale, integralmente. L’investitore procederà a contatto col nostro personale direttivo. I servizi della nostra Agenzia di investimento sono gratuiti. Tutto ciò, semplicemente, è il nostro invito, e le opportunità che offriamo. Questo è l’elemento principale!