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Lombardia mega ecomostro: dittatura di cemento mattoni e asfalto in Regione

Creato il 05 novembre 2014 da Cremonademocratica @paolozignani

Chi la riconoscerà più la Lombardia? Monti, laghi, fiumi, campi saranno invasi da un marasma onnivoro d’asfalto mattoni cemento metalli e qualunque cosa serva alla follia per trasformare una delle regioni più belle ed evolute in un orribile groviglio. Costruiranno strade sopra le strade, case sopra e sotto le case e le strade, e le autostrade sulle montagne, sotto e in mezzo, palazzi difformi tra un parcheggio verticale e un campo di grano alla fuliggine. Sarà questo l’inevitabile effetto dell’incapacità della Regione di porre fine alle pazzie dei Piani di governo del territorio, arbitrari e insensati, che pur di favorire impresari e forme antiquate di lavoro, ci costringeranno a un’alternativa: o vivere senza ossigeno o non vivere. Malgrado l’impegno delle associazioni ambientaliste e i tentativi di diffondere un’economia più adatta ai tempi, il degrado della società civile lascia piena libertà all’ingordigia delle lobbies legate alla politica irresponsabile di Maroni. Lasciare fare! Quasi ogni Comune prevede un ampliamento demografico e quindi nuove costruzioni al di là del buon senso, pur di dire sì ai richiedenti e ottenere voti (ottimo carburante ma verso dove? Il baratro?), e la Regione non risponde altro che: “Fate pure”. Cioè: “Distruggete liberamente”. E’ mancata ancora una volta la mobilitazione dei cittadini, a partire dai Comuni, malgrado gli allarmi lanciati più volte da più soggetti politici, sociali e ambientalisti. 

foto tratta da ilcittadinomb

Consumo di suolo
ALLONI (PD): “IN COMMISSIONE AGRICOLTURA BYPASSATI IN DIRETTA. E INTANTO VENGONO SOTTRATTI 112MILA METRI QUADRI AL GIORNO AI CAMPI”

 

L’VIII Commissione Agricoltura del Consiglio regionale si è riunita questo pomeriggio con all’ordine del giorno il parere consultivo sulla legge sul consumo di suolo. Ma il provvedimento è già stato votato e approvato lunedì pomeriggio in V Commissione Territorio e al presidente dell’VIII non è rimasto che informare i consiglieri dello stralcio del punto dal programma della seduta di oggi.

Agostino Alloni, consigliere regionale del Pd, componente anche della Territorio, che sul tema aveva guidato un Gruppo di lavoro sciolto per l’impossibilità di arrivare a un accordo, ha vibratamente protestato, rivolgendosi pure al presidente della V, presente anche in Commissione Agricoltura: “Il collega Sala, che è qui e che può rispondere in prima persona, si è arrogato il compito di decidere di votare il progetto di legge senza sentire il parere delle altre Commissioni. Non solo è un atteggiamento per nulla rispettoso di noi consiglieri, ma costituisce un pericoloso e grave precedente, perché a questo punto chiunque della maggioranza può agire in modo simile e saltare completamente il passaggio del confronto con l’opposizione”, ha detto Alloni.

Al consigliere Pd e agli altri colleghi di minoranza ha dato una risposta il presidente Fermi, ma in realtà “non ha spiegato nulla dell’atteggiamento assolutamente inaccettabile della maggioranza che sostiene Maroni”.

Alloni, durante la seduta, aveva anche parlato della mole di emendamenti presentati: “Su 400, una parte potevano essere strumentali, volti a fare ostruzionismo, ma almeno un centinaio erano assolutamente cogenti, cioè entravano nel merito della legge e della Commissione, in quanto riguardavano proprio il pesante tema del consumo di suolo agricolo. Ricordo solo che dai dati Ersaf è emerso che, a partire dagli ultimi 13 anni, ogni giorno vengono sottratti, in Lombardia 112mila metri quadri di terreno. E che durante le audizioni i primi a bollare come disastroso il progetto di legge sono stati i costruttori dell’Ance. Insomma, quella che la maggioranza di centrodestra vuole votare è la pezza, che è molto, molto peggio del buco”.

Milano, 5 novembre 2014


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