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Lombardia, trasporto merci a rischio infiltrazioni mafiose; allarme del Pd

Creato il 27 marzo 2014 da Cremonademocratica @paolozignani

6mila aziende di autotrasporto su 16.700 non hanno veicoli, come risulta incrociando i dati dell’albo degli autotrasportatori, dell’Inps e della motorizzazione civile. Il problema è emerso da anni nelle Regioni di confine, come il Veneto ma non ha ancora trovato soluzione. E non è solo questione di abusivi e di lavoro in nero. C’è il rischio di infiltrazioni mafiose. Con il timore che queste infiltrazioni potrebbero già essersi consolidate. Non si sa quando le istituzioni si renderanno conto di dover fare rispettare le regole. Il Pd lancia un allarme. Ma la Regione vuole decidersi o bisogna aspettare le forze dell’ordine e la magistratura? La prevenzione si deve fare.

 

Alloni e Rosati (Pd): “Trasporto merci a rischio infiltrazioni mafiose. Si della Commissione Territorio ad un osservatorio regionale ad hoc”

Questo pomeriggio in Commissione Territorio del Consiglio regionale si è tenuta l’audizione dell’ufficio di presidenza della CNA – FITA in merito ai problemi relativi al trasporto merci. Il presidente Patrizio Ricci e il direttore Adriano Bruneri hanno lanciato un doppio allarme relativo alla concorrenza sleale nel settore trasporto merci e alle infiltrazioni mafiose nel sistema appalti.

“I dati forniti dal CNA -FITA questo pomeriggio parlano chiaro – dichiara il consigliere regionale del PD Agostino Alloni – 16.700 sono gli autotrasportatori iscritti regolarmente all’albo, ma se si incrocia questo dato con quelli dell’Inps che si occupa della previdenza sociale dei dipendenti e con quelli della motorizzazione civile che registra il numero di veicoli in possesso delle aziende scopriamo che su 16700 quasi 6mila aziende non risultano avere né dipendenti né parco mezzi. I rappresentanti dell’unione nazionale delle imprese di trasporti intervenuti in Commissione hanno spiegato che questo escamotage scorretto da parte delle 6mila aziende svantaggiano pesantemente coloro che invece affrontano la professione in maniera onesta. Nonostante le continue segnalazioni questo fenomeno di concorrenza sleale e di dumping è rimasto ancora inascoltato”.

La CNA -FITA ha chiesto pertanto in audizione di poter istituire un osservatorio aperto a tutti i portatori di interesse per fare chiarezza sulla situazione. “Ci ha lasciato ulteriormente sgomenti l’ammonizione in merito alle infiltrazioni mafiose all’interno del comparto – continua il collega Onorio Rosati – le difficoltà a rimanere sul mercato sono tante soprattutto in una situazione di crisi economica come quella attuale. Se si tiene conto che mediamente un mezzo costa 170 mila euro è chiaro che questo risulta essere un terreno fertile per persone poco raccomandabili. Il presidente della Commissione Territorio Sala ha deciso di convocare l’ufficio di presidenza congiuntamente a quello della Commissione speciale Antimafia presieduta dal consigliere regionale del PD Gian Antonio Girelli così da capire come affrontare il problema segnalato da tempo ma non ancora affrontato”.

Milano, 27 marzo 2013


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