Per la serie “cosa vi siete persi” (anzi “cosa é meglio che vi siate persi”), ecco che cosa é stato presentato a Londra la scorsa settimana:
La London Olympics Tower.
Questo sobrio monumento di 115 metri di altezza, dall’elegante colore del sangue rappreso, é il simbolo eletto a sancire ad eterna memoria il ruolo di Londra come cittá dei giochi olimpici del 2010.
Suvvia, non siate timidi, guardatela bene, non é assolutamente affascinante?
Sembra un po’ un misto tra un budello passato ad un’idrocolonterapia ed un roller coaster giapponese incidentato.
L’artista realizzatore Anish Kapoor, che é uscito vincente da un’ agguerritissima competizione tra 56 altri progetti (immaginatevi gli altri), ha dichiarato che questa torre sará la versione londinese della Torre Eiffel di Parigi. Vi chiedo di perdonarlo, é chiaro che durante la presentazione ha avuto un attimo di commozione (cerebrale). Forse Anish non sa anche che questa a Londra giá l’hanno battezzata la “Eyeful Tower“.
Vabé, portiamo pazienza, é chiaro che Renzo Piano era fuori budget.
A questo punto se il sindaco di Londra Boris Johnson durante la presentazione non si fosse affrettato a chiarire che il grasso magnate indiano Lakshmi Mittal coprirá 16 dei 19 milioni di sterline (!) necessari a costruire l’opera sarei stato pronto ad appoggiare l’orda di londinesi con il senso del buon gusto che si sarebbero incatenati sul luogo dei giochi olimpici per impedire la costruzione di questa “cosa”. Ora invece comincio a pensare che la metá dei londinesi davvero si beva la storia che con gli anni la struttura verrá rivalutata come fu con la Torre Eiffel, come fu con il London Eye, come fu con il Gherkin….
Ma quando mai, il London Eye secondo me era un pugno nell’occhio e lo é ancora. Il Gherkin invece altro che pugno nell’occhio. Per essere chiari, diciamo semplicemente che se Berlusconi si fosse trovato in parata a Londra ed un pazzo psicopatico avesse voluto tiragli un souvenir del monumento probabilmente si sarebbe visto arrivare in un occhio un dildo.