Una nota positiva nello sconforto generale del movimento natatorio azzurro: la staffetta 4×200 stile libero femminile è in finale con il nuovo record italiano. Mizzau, Nesti, Carli e Pellegrini hanno chiuso al secondo posto la propria batteria in 7’52″75 (quarto tempo totale). Fuori Sebastiano Ranfagni, Chiara Boggiatto e Federico Turrini.
Arrivano, purtroppo per i colori azzurri, più notizie negative che positive dall’Acquatics Centre di Londra. Vanno fuori nelle batterie del mattino tutti e tre gli italiani impegnati in gare individuali: male nei piazzamenti, male nei riferimenti cronometrici, inevitabile il ritorno a casa. Bene invece la staffetta 4×200 stile libero femminile, che agguanta la finale con il quarto tempo complessivo e fa segnare il nuovo record italiano (7’52″75). Davanti a tutte c’è l’Australia (7’49″44), la strada per una medaglia è sbarrata, ma le azzurre avranno buone possibilità di migliorarsi, almeno dal punto di vista cronometrico, nella finale di questa sera (si gareggerà alle 21.57 ora italiana).
Ma andiamo con ordine. Si era partiti con il flop nei 200 dorso di Sebastiano Ranfagni, finalista un anno fa al Mondiale di Shanghai (dove fu settimo in 1’57″49). Il carabiniere toscano va sottoritmo e chiude al sesto posto la propria batteria col tempo di 1′ 58″76, 77 centesimi in più di quanto nuotato senza scarico all’Europeo di Debrecen due mesi fa. I migliori sono gli americani Tyler Clary (1’56″24) e Ryan Lochte (1’56″36).
Nei 200 rana Chiara Boggiatto fa segnare il suo miglior crono dell’anno (2’27″74) che le vale però solo la ventiduesima piazza complessiva. Lenta a metà gara, l’azzurra non riesce nel suo classico recupero nella seconda parte e conclude penultima la propria serie. Il miglior crono di ingresso in semifinale è per la statunitense Rebecca Soni (2’21″40), mentre per passare il turno serviva nuotare sotto il 2’27″.
Altri dolori nei 200 misti uomini con Federico Turrini eliminato dopo un quinto posto in batteria (2’00″63). Si tratta dell’ennesima controprestazione di un atleta italiano, giunto nella capitale inglese accreditato di un crono sotto i 2 minuti (1’59″64). Avanti tutti i favoriti: il migliore del mattino è Lazlo Cseh (1’57″20), mentre Michael Phelps – divenuto dopo i due podi di ieri sera l’atleta con più medaglie nella storia dei Giochi – è per il momento quarto (1’58″24).
Per fortuna la chiusura della mattinata è dolce. Alice Mizzau lancia al meglio la staffetta 4×200 stile libero campione d’Europa: 1’57″95 per la diciannovenne delle Fiamme Gialle, un crono che avrebbe fatto la sua figura anche nella prova individuale (al limite della qualificazione in finale). La più lenta delle azzurre è Alice Nesti (1’59″80 il suo parziale lanciato), mentre la giovanissima Diletta Carli (classe ’96!) copre la sua frazione in 1’58″54. A chiudere il quartetto è la regina senza medaglie del nuoto mondiale: Federica Pellegrini si limita al recupero di due posizioni e alla salvaguardia del secondo posto. Ne esce un 1’56″46 di parziale, un tempo in linea con quanto nuotato finora qui a Londra, ma ben 1″13 in più rispetto alla frazione dell’oro continentale di Debrecen.
Il sito ufficiale dell’Olimpiade Londra 2012
Riccardo Marchese
(per Vavel Italia)