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Longines Gran Prix del 1909, un gioiello storico

Creato il 11 giugno 2012 da Cannoletta

Longines Gran Prix del 1909, un gioiello storicoUna pagina di Storia, oggi su IlMioOrologioLongines.

Su gentile concessione del proprietario dell’orologio, il Sig. Eric Iazzetta, che ringrazio calorosamente, parliamo di un orologio da tasca della

Longines Gran Prix del 1909, un gioiello storico
Longines che riporta le commemorazioni dei Gran Prix assegnati al brand a cavallo tra l’800 e il ’900.

Si tratta di un esemplare costruito agli albori del secolo scorso, precisamente nel 1909, come testimonia il numero di serie 2.248.574.

Il calibro è il glorioso L 13.82, un 13″ di manifattura che ha fatto le fortune del marchio quando questo era ancora un … giovincello di solo una settantina d’anni, e quindi più di un secolo orsono.

L’esemplare del Sig. Iazzetta è splendidamente conservato, ed è in grado di mettere in risalto tutte quelle caratteristiche peculiari che al tempo hanno contribuito a rendere Longines un big dell’Orologeria Svizzera e Mondiale.

Il numero di serie, perfettamente corrispondente a quello della cassa, testimonia l’illibatezza dell’originalità del pezzo, che porta incise sul fondello alcune riproduzioni delle medaglie assegnate al marchio e l’indicazione dei quattro Gran Prix conquistati.

Longines Gran Prix del 1909, un gioiello storico
Longines, infatti, fu giudicato il miglior orologio della fine dell’800 e degli inizi del ’900 dai giudici tecnici delle giurie di Parigi (per ben due volte), Milano e Bruxelles.

Questi Gran Premi costituivano il maggior banco di prova per i prodotti tecnologici del tempo.

Il movimento presentava uno scappamento ad àncora dell’ultima generazione, che ben figurerebbe ancora oggi, e due ponti oltre appunto a quello dell’àncora.

Le lancette sono tutte e tre dorate, particolare molto diffuso negli anni a cavallo tra il XIX e XX secolo, e nel caso dell’esemplare in osservazione necessitano di un banale intervento di centratura.

Anche i tagli delle viti, almeno da come appare dalle ottime foto inviate dal proprietario, sono in ottimo stato, e quindi mai maneggiate da mani inesperte.

Il bilanciere, di tipo bimetallico, oscilla a 18.000 alternanze, e le plattine sono, come consuetudine del tempo, in ottone sabbiato.

Fanno bella mostra di sè i rubini, utilizzati senza economia in questo calibro, che era, per il periodo della sua prima produzione, un lusso.

La cassa in argento è di tipo a doppia cassa, con il fondello più interno in ottone cromato.

Sarebbe interessante osservarne l’ampiezza di oscillazione e la risposta al crono-comparatore, ma questi sono test possibili solo con l’orologio a disposizione.

Consiglio quindi al Sig. Iazzetta di far verificare le condizioni del suo Longines da un buon tecnico della sua zona, non prima di essermi complimentato con lui per il significativo oggetto storico in suo possesso.

 


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