Origini e caratteristiche della Lophophora williamsii
La Lophophora williamsii è una pianta succulenta di origini centroamericane, appartenente alla famiglia delle cactacee. La pianta ha una forma tondeggiante e presenta delle ampie costolature e delle piccole areole. La Lophophora williamsii produce, nel periodo estivo, dei fiori di colore rosa o bianco, i quali si trasformano successivamente in frutti. Uno degli aspetti principali della Lophophora williamsii, conosciuta anche come Peyote o come Mescal, è costituito dalle sue riconosciute proprietà psicoattive, le quali si sviluppano in virtù della presenza di alcuni alcaloidi, tra cui la mescalina. Per questo motivo, la pianta è utilizzata per lo svolgimento di pratiche come la meditazione e la psicoterapia psichedelica. L'assunzione di abbondanti dosi di mescalina può indurre effetti come allucinazioni e come alterazioni dello stato di coscienza.
Esposizione e innaffiatura della Lophophora williamsii
Essendo una pianta di origine desertica, la Lophophora williamsii va esposta in luoghi luminosi, ben arieggiati e a contatto diretto con i raggi del sole, soprattutto durante il periodo invernale. Nel periodo estivo, la pianta può essere tenuta anche in luoghi semi-ombreggiati, specialmente nelle ore più calde della giornata. Per quanto sia una pianta che ama gli ambienti assolati, la Lophophora williamsii resiste molto bene alle temperature rigide.La pianta va innaffiata soltanto nel caso in cui il terreno si presenti completamente asciutto. L'operazione va quindi effettuata in base al tipo di clima: se d'estate le innaffiature devono avere una cadenza settimanale, durante l'inverno l'intervento va ripetuto ogni venti o trenta giorni, evitando di bagnare in modo eccessivo il terreno, onde non causare ristagni idrici.
Lophophora%20williamsii">Lophophora%20williamsii" title="Coltivazione della Lophophora williamsii - Piante di Lophophora williamsii coltivate in vaso">Coltivazione della Lophophora williamsii
La concimazione va eseguita con cadenza mensile in primavera e in estate, versando sulla Lophophora williamsii del concime di tipo liquido. La fertilizzazione va sospesa nei periodi freddi, quando la pianta entra nel suo periodo di riposo, poiché risulterebbe più attaccabile dai parassiti e dalle malattie fungine, che troverebbero più facilità di azione grazie alla presenza di un alto numero di tessuti nuovi.La Lophophora williamsii può essere coltivata anche in vaso, possibilmente scegliendone uno di buone dimensioni. Per una corretta crescita della pianta si consiglia di utilizzare un substrato apposito per piante succulente, formato da terriccio universale, da sabbia e da pozzolana. Le operazioni di rinvaso vanno effettuate solo quando il vaso non si dimostra più in grado di ospitare la pianta.
Prevenzione e cura della Lophophora williamsii
La Lophophora williamsii soffre particolarmente gli attacchi da parte della cocciniglia, piccolo parassita che si nutre dei succhi vegetali della pianta, causandone un pericoloso indebolimento. La presenza della cocciniglia si riconosce dall'ingiallimento delle foglie. Per rimuovere l'insetto è sufficiente utilizzare un batuffolo di cotone imbevuto di alcol, strofinando a fondo la zona colpita. L'operazione va effettuata prima possibile, per evitare che l'attacco parassitario possa estendersi a tutta la pianta. La Lophophora williamsii può essere colpita da varie patologie fungine, le quali si manifestano solitamente attraverso la creazione di strati di muffa grigia sulla superficie delle foglie. Generalmente gli attacchi fungini sono causati dai ristagni d'acqua. Per prevenire sia gli attacchi della cocciniglia che l'esposizione alle malattie fungine, si consiglia di utilizzare degli specifici prodotti da applicare sulla pianta prima dell'arrivo dell'inverno.