Cari amici lettori,
è uno dei giornalisti più richiesti della Regione Campania, simpatico, geniale, talvolta irriverente, ma dotato di un'autoironia che farebbe invidia anche al comico più incallito: Lorenzo Crea, napoletano doc, tifosissimo della sua squadra del cuore Il NAPOLI e molto legato alla tradizione partenopea. Amico di tanti personaggi dello spettacolo e della comunicazione (sia locale che nazionale) quali Alessandro Cecchi Paone, Serena Rossi e per non parlare del suo recente incontro al Castello di Limatola con Vittorio Sgarbi; pare che il noto critico d'arte abbia fatto carte false per sedersi accanto lui durante la serata di gala (pettegolezzo o verità, noi del blog ci crediamo). Crea ama l'interazione con il pubblico, diffonde i suoi pensieri sui social network e si considera un ragazzo fortunato viste le numerose gratificazioni professionali ricevute nel corso degli anni. Attualmente è impegnato nella conduzione di Vita da Sud, talk show reportage interessante, mirato a valorizzare gli aspetti positivi della Campania, una vera e propria impresa sociale per Lorenzo che non ha mai smesso di credere in una svolta decisiva per la sua città.
Questa volta vi propongo un'intervista "Molto Personale".. Il bravo anchorman ha deciso di rivelarsi, tenetevi pronti...
- Sei un giornalista di successo, in molti ti vorrebbero in tv come opinionista o conduttore, ma come alterni la tua professione con tutte queste richieste?
Non credo alle etichette. E so che il "successo" è qualcosa di passeggero e di soggettivo. Per me avere successo non significa essere "richiesto" o essere "riconosciuto", anche se ammetto che la cosa mi gratifica, per me il successo significa svegliarmi la mattina col sorriso sulle labbra perchè il mio lavoro rispecchia esattamente ciò che ho sempre sognato da bambino. Ci sono giorni in cui esco presto da casa e torno la sera anche molto tardi. Ma troverei irresponsabile e immorale lamentarmi. Milioni di giovani non hanno lavoro, altri lo hanno perso, altri ancora lavorano in condizioni precarie o spaccandosi le ossa in fabbrica o nei cantieri. Non ho diritto a parlare di "fatica" o "stanchezza". In quanto alle richieste devo ammettere che è un periodo strepitoso. Tanto che ho dovuto porgere qualche rifiuto, a malincuore, ma le giornate restano pur sempre di 24 ore. Fra la mia trasmissione tv "Vita da Sud, quella radiofonica che partirà a fine mese, il lavoro in consiglio regionale, e una novità che annuncerò a brevissimo, sono davvero full. Per non parlare delle collaborazioni con "Dive & Divi" e "We Can Dance". Avrei bisogno di giornate di almeno 36 ore.
- Cosa pensi delle radio e tv in Campania? Da profondo conoscitore del settore te ne sarai fatto un'idea..
Penso che qui fra operatori, tecnici, manager, giornalisti e conduttori abbiamo professionalità e competenze straordinarie. Potrei fare una lunghissima sfilza di nomi, ma rischierei di dimenticare qualcuno e non voglio alimentare sterili polemiche. Siamo stati e possiamo essere capofila di una informazione che si rinnova e che innova, che sappia parlare al paese senza dimenticare o rinnegare le proprie radici. Ma siamo anche una terra in cui diversi editori hanno compiuto scelte sbagliate, anche se capisco che solo chi non opera non sbaglia, che spesso hanno messo in pericolo serio i livelli occupazionali. D'altronde è la dura legge del mercato. Se un capitano d'azienda fa investimenti errati non ci rimette solo lui ma finiscono per essere penalizzati anche i lavoratori. Ecco mi auguro che d'ora in avanti chi opera in questo settore stia attento ancora di più agli investimenti che fa. Ci sono già troppi disoccupati in questa terra.
- Se ti chiedessi di fare una critica, ovviamente pesante, ma costruttiva: cosa mi dici?
Se parliamo del mio settore posso dire che non sempre la quantità delle produzioni che si mettono in campo corrisponde alla loro qualità. Vedo programmi di livello nazionale e altri che davvero fanno cadere le braccia. Ma il pluralismo è una ricchezza e il digitale ha moltiplicato l'offerta. D'altronde le emittenti private, a partire dalla ammiraglia che è Mediaset, vivono sulla pubblicità e sono gli inserzionisti che decidono dove investire. Spero però che il livello medio si innalzi sempre di più, nel pantano stiamo male tutti.
Se invece ti riferisci ad una autocritica eccomi qui: sono ansioso, e questo mi porta a mangiarmi la vita e non sempre è un bene, sono troppo concentrato sulle cose che verranno e non mi godo il presente, e ho una brutta aggressività nel senso che non so contare fino a 10 prima di reagire a un attacco. Dovrei imparare ad essere più diplomatico perchè spesso sono passato dalla ragione al torto. Sono sicuro che crescendo e maturando nuove esperienze potrò smussare questi lati del mio carattere che sono abbastanza "spigolosi".
- Passiamo al gossip, oltre ad essere un professionista ti vediamo spesso protagonista del by night partenopeo, tra modelle e gente di spettacolo. Cosa pensi di questo ambiente?
C'è una volgarità diffusa che diventa per certi tratti insopportabile. Vedo persone di dubbio gusto, e di provenienza oscura, che invadono sempre più spazi in questo mondo. Per non parlare di questo mercanteggiamento squallido per cui a fronte di un plotone di esecuzione fatto di pseudo manager, simil fotografi, presunti agenti o produttori pronti a millantare anche rapporti con Berlusconi e Murdoch pur di fare colpo c'è uno squadrone di ragazze anche giovanissime disposte a tutto pur di avere il famoso "quarto d'ora di celebrità". Non capiscono che la bellezza, come la giovinezza ahimè, sono cose passeggere. Consiglierei di puntare anche sul cervello. Ma comprendo che ciascuno punta su ciò che ha.
Io, comunque, mi batto da sempre per affermare anche in questo settore il "merito" la "professionalità" la "trasparenza". E chi come Te caro Armando, mi conosce bene può testimoniare che quanto affermo corrisponde al vero. Mi sono beccato spesso critiche, talvolta infamie, e ho subito attacchi inauditi. Ne sono sempre uscito a testa alta. Cerco di selezionare le mie uscite e le mie frequentazioni. Il saluto e un caffè non lo nego a nessuno. I rapporti personali sono altra cosa e buona parte dei miei amici storici non c'entra nulla con questo ambiente. Gli amici che invece ne fanno parte, sono tutte persone perbene e serie.
- Sei stato fidanzato con una bellissima ed elegante modella napoletana, Anna Mazza, tra voi andava tutto a gonfie vele, parlano i post su facebook che spesso vediamo pubblicare. Come mai è finita?
Una ragazza dolce, perbene, oltre ad essere una brava professionista. Davvero una persona d'oro, tanto che la mia famiglia specialmente mia madre aveva, e credo abbia, per lei una vera adorazione. E' stata una bellissima storia. Tuttavia oltre a FB c'è di più. Chi Ama deve essere pronto a dare senza preoccuparsi di ricevere, deve accettarsi reciprocamente, deve rispettare il lavoro dell'altro, deve sostenere senza se e senza ma le scelte del partner. Diciamo che lei stava attraversando un periodo di crisi causa università e futuro professionale, e io sono stato molto colpito dalla malattia di mio padre. Ho passato mesi orribili che non auguro a nessuno. Lei mi è stata vicino, per ciò che poteva. Grazie a Dio il peggio, per papà, é passato ma il nostro rapporto si è logorato. Io non mi posso giustificare per ciò che sono. D'altronde non rubo, non truffo, non ho frequentazioni con delinquenti, non giro armato. Sono una persona seria, come lo è sicuramente lei. Che appunto fa la modella, non l'impiegata alle Poste. Ero molto orgoglioso di Anna, di come lavorasse e della grande forza di volontà che ha sempre messo anche nello studio. Forse lei lo era un pò meno di me. Anche se, a parole, parlava del sottoscritto come "modello da seguire" e "uomo migliore del mondo". Confesso di essere profondamente amareggiato. Lasciare Anna è stata una scelta pesantissima. Pensa che da pochi giorni avevamo accettato di fare da "padrino" e "madrina" al piccolo Rafael un bambino peruviano bellissimo, nipote della collaboratrice domestica dei miei, e Anna lo ricoprì subito di regali bellissimi.
- Eri davvero così innamorato?
Devo riconoscere che se la nostra relazione ebbe inizio fu merito di Anna. Chiuse tutta una serie di rapporti con uomini, davvero discussi e discutibili secondo quanto lei mi ha raccontato, scelse di iniziare questa storia con me. Si ero innamorato, e sicuramente le voglio ancora bene perchè ci siamo lasciati da poco e non si cancellano 9 mesi molto intensi in qualche settimana. Le ho dato tanto, davvero tanto. Ho raccolto sfoghi e confidenze personali molto molto pesanti. Continuerò a custodire quei momenti di grande sentimento e complicità. Anna non merita di stare male e probabilmente non merita di stare in un ambiente, quello della cosiddetta moda napoletana, tanto provinciale quanto falso. Ma abbiamo evidentemente prospettive diverse, sicuramente idee e valori molto distanti, pur essendo entrambi molto legati al concetto di "famiglia" e di "coppia". Ad ogni modo ringrazierò sempre la sua famiglia per come mi ha accolto, e per tutte le attenzioni che mi ha dedicato. Così come conserverò i tanti ricordi che ci legano. Pensa che il giorno di San Valentino di ritorno da una splendida giornata trascorsa nella Spa e poi al Ristorante dell'Hotel Romeo, Anna in pochi secondi riempì la mia stanza di candele e coprì il letto di una scritta "lo giuro sarà per sempre". Ma ce ne sono tanti altri di gesti dolcissimi e unici. Non potrei mai avercela davvero con lei. Nessun rapporto è una perdita di tempo e sicuramente con lei non ho perso tempo.
- Adesso che sei single cerchi di nuovo l'amore o è meglio così?
Ammetto che il partecipare a decine di eventi, di feste, e il frequentare così attivamente nostro ambiente, mi porta a conoscere tante ragazze. Con molte di loro parlo e mi confronto. Ma dopo la fine della storia con Anna per ora sto bene così. Non ho bisogno per forza di stare con qualcuno per stare bene. Anzi credo che bisognerebbe prima pensare a star bene con se stessi e poi pensare ad avere una relazione. Diversamente si finisce di scaricare ansie, frustrazioni, e paturnie varie sul rapporto di coppia e questo non è positivo. Ho tanti amici che mi riempiono la vita, una famiglia unita e solida, un lavoro che mi sta dando soddisfazioni enormi, oggi come oggi non sono in cerca. Anzi diciamo che non cercherò più. Chi mi vuole sa come trovarmi. Ma deve essere davvero una persona speciale, capace di stupirmi, e di soprendermi.
- Frequenti tantissime modelle e donne notevolmente attraenti, ti senti di dare un giudizio sulle ragazze di oggi?
Si è vero, tanto che mi "affibiano" più relazioni di quante in realtà ne abbia avute con donne di questo ambiente. Le belle donne piacciono a tutti, ma debbo dire che la bellezza fine a se stessa la trovo terribilmente grigia e triste. Diversamente una donna capace di stare a cena con amici, così come a un evento di gala o semplicemente davanti a una pizza con la stessa scioltezza e disinvoltura, è un dono di Dio. Le persone per essere attraenti devono essere complete. Amo la gente curiosa, aperta alle novità, e che sia colta. Oggi molte di queste modelle e fotomodelle non sanno parlare se non di una certa musica, delle serate nelle solite discoteche , delle griffe da indossare, dei lavori da fare o che non hanno fatto, con il condimento speciale degli ultimi pettegolezzi sui colleghi e colleghe. Ovviamente assenti. Sugli uomini poi, stenderei un velo pietoso. Si passa da piccoli Fabrizio Corona, con tutti gli annessi e connessi, a fantomatici Berlusconi in sedicesimi. I primi più che il cervello e l'intelligenza preferiscono scolpire i pettorali e i moltiplicare i tatuaggi salvo poi proferire suoni cavernicoli al posto delle parole, i secondi pensano che sventolando le banconote da 500 euro hanno diritto a un accesso quasi naturale a certi ambienti. Per fortuna in mezzo a questo sottobosco tanto ridicolo quanto farsesco ci sono tante ragazze, e anche ragazzi, anche in questo ambiente che lavorano con serietà, passione e grande professionalità. Certo andrebbero anche tutelati. Proprio per questo con l'Avvocato Nello Melorio abbiamo deciso di far partire, entro Ottobre, il primo sportello di consulenza legale gratuita a tutti gli operatori del settore. Modelli, Modelle, Fotografi, Parrucchieri, Make Upper, e tutti i lavoratori di questo ambiente potranno usufruire una volta a settimana dei preziosi consigli di uno dei migliori giovani legali del Foro di Napoli. Proveremo a far comprendere che ci sono leggi da rispettare e diritti che vanno protetti.
- Qual'è la tua donna ideale?
Guarda la mia donna ideale è quella che mi fa sorridere, che mi da forza, che mi sostiene. Soprattutto che si fida di me. La mia donna ideale è quella che mi capisce dal tono della voce, da uno sguardo. Che mi metta al centro della sua vita e che capisce che la mia vita appartiene a lei e soltanto a lei. Capace di fare battaglie al mio fianco e di godersi momenti di tenero relax. La mia donna ideale è appunto, semplicemente, una donna. Non una bambina da viziare.
- Ultimamente ti abbiamo visto accanto a Vittorio Sgarbi per un'importante manifestazione. Ma è vero che sei definito il "piccolo Vittorio"? Secondo te perchè?
Sono stato a un evento molto bello al Castello di Limatola. C'erano imprenditori, professionisti, modelle e modelli e c'era Vittorio. La scena è stata questa. Mi avvicino a lui per intervistarlo, accetta volentieri e iniziamo una conversazione tv davvero esilarante e molto interessante. D'altronde pur con i suoi limiti caratteriali resta un uomo di grande lucidità, immensa cultura e davvero brillante. Spenta la telecamera, gli porgo i saluti di mia madre, che è stata sua collega in Parlamento, e lui esplolde di gioia. Mi dice:"chiamala subito che la voglio salutare". Iniziano a parlare, Vittorio mantiene la sua famosa galanteria, poi attacca il telefono e mi fa:"tua madre fu l'unica che diede buca a Gianni Agnelli". Un mito davvero. La definizione di piccolo "Sgarbi" è di un carissimo amico e collega, Gaetano Gaudiero, che mi volle anni fa ospite fisso di un suo bel programma per fare l'opinionista "scomodo". Alla Sgarbi appunto. Diciamo che sono noto per essere uno che non le manda a dire, che non ha peli sulla lingua, e che, lo ammetto, si incazza pure. Poi con Vittorio abbiamo in comune la passione per le donne affascinanti, da qui il mio soprannome che Gaetano mi assegnò.
- Lo hai detto a Vittorio?
No, non gliel'ho detto perchè dopo la simpatica conversazione abbiamo preso posto in giuria ed eravamo distanti. Ma ci siamo scambiati i numeri e ovemai dovessimo rivederci, gli ho promesso comunque di andare a salutarlo a Roma, gli racconterò di questo aneddoto. Ad ogni modo sono felice di ciò che sono io. Non ho modelli da seguire nè da imitare. Per fortuna due grandi esempi di persone perbene, serie, che si sono affermate nei rispettivi settori senza mai avere neppure uno schizzo di fango addosso, li ho in casa: mio padre e mia madre. Se oggi sono qui a rispondere, con piacere, alle tue domande lo devo in gran parte a loro. E, lasciamelo dire, sono orgoglioso del nome che porto.
-- Special thanks photo: Pietro Cortese & Artsphotographics
Con affetto, Armando Sanchez