Loris Degioanni, da Torino alla Silicon Valley

Creato il 16 gennaio 2012 da Fugadeitalenti

Ho lasciato l’Italia circa otto anni fa. Non per rinuncia, non per stanchezza. Nemmeno per rabbia. L’ho fatto per inseguire una passione“: storia, in breve, di Loris Degioanni, 37 anni, Senior Director of Technology per l’azienda californiana Riverbed, dove è approdato al termine di un percorso assolutamente eccezionale.

Da studente del Politecnico di Torino, Loris sviluppa un software open source, WinPcap, che permette l’analisi sul traffico delle reti wi-fi. Il progetto si rivela un successo, al punto che -prima della tesi- ben 80mila utenti scaricano il prodotto. La popolarità gli spiana la strada verso un dottorato in Italia: nel 2005 arriva pure la chiamata dalla California. Ha la voce e il volto del professor John Bruno, che invita Loris a proseguire la ricerca alla University of California Davis, nei pressi di San Francisco.

Nel giro di pochi mesi prende corpo un’idea solo in apparenza folle, praticamente impensabile in Italia: Loris e il professor Bruno lasciano l’ateneo, mettendosi in proprio e fondando una start-up, la CACE Technologies. Al centro del progetto c’è il software Wireshark, uno dei più importanti prodotti per l’analisi di rete. In pochi anni l’azienda cresce e chiama dall’Italia numerosi giovani ingegneri del software (molti proprio dal Politecnico di Torino), per sviluppare il prodotto. Due anni fa Loris cede l’azienda alla multinazionale Riverbed, che assume lui e il suo team.

Cosa insegna la sua storia? Più cose. Innanzitutto che in Silicon Valley si rischia per davvero. Dove mai avreste trovato un professore disposto a lasciare la propria cattedra, per inseguire il progetto imprenditoriale di un suo studente? In secondo luogo, che la Silicon Valley è un modello di ecosistema da cui prendere esempio, per aiutare i giovani imprenditori di prima generazione ad emergere. Last but not least: il patrimonio di capitale umano dei giovani talenti italiani è la vera nuova ricchezza del nostro Paese. Senza di loro, Loris non ce l’avrebbe fatta. Neppure in California.

Ospite della trasmissione è Andrea Giannangelo, giovanissimo imprenditore innovativo, che -poco più che ventenne- ha già avviato -in Italia- la propria start-up web. Si chiama Iubenda: con Andrea cerchiamo di capire quanto le condizione siano mature anche nel Belpaese per tentare la strada di un’impresa innovativa.

Nella rubrica “Spazio Emigranti” lanciamo la terza puntata della nostra inchiesta sulle “parole” che fanno fuggire i nostri migliori giovani professionisti all’estero. Oggi il termine è: “selezione”. O anche… la non selezione, la cattiva selezione, che emargina gli outsider competenti e non raccomandati. Ne parliamo con Pierluigi Celli, direttore generale della Luiss.

Ascolta la puntata collegandoti alla pagina di “Giovani Talenti” sul sito di Radio 24: CLICCA QUI

Leggi il blog di “Giovani Talenti” sul sito di Radio 24: CLICCA QUI

Utilizza la piattaforma online “Matching”: CLICCA QUI

+++PARTECIPA ALLA NUOVA INIZIATIVA DI “GIOVANI TALENTI”+++

Intanto siete tutti invitati a compilare il “Manifesto 2012 dei Giovani Talenti”:

Inviaci la tua proposta, per rendere l’Italia un Paese di “Circolazione dei Talenti”:
1) sei un giovane professionista “under 40″ all’estero? Indicaci UN motivo che ti porterebbe a tornare
2) sei un giovane professionista “under 40″ in Italia? Indicaci UN motivo che ti aiuterebbe a restare

Inviate le vostre proposte, specificando il Paese di residenza, a: giovanitalenti@radio24.it

SEI UN GIOVANE “UNDER 40″ ESPATRIATO ALL’ESTERO? VUOI RACCONTARCI LA TUA STORIA? Per contattare la trasmissione: giovanitalenti@radio24.it

Alla prossima puntata: sabato 21 gennaio, dalle 13.30 alle 13.55 (CET), su Radio 24. Vi aspetto!


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :