A febbraio Scott Morgan (Loscil) e Paul Elam (Fieldhead) sono atterrati dal Canada e si sono fatti il giro dell’Europa (ben 4 le date italiane). Si erano portati dietro uno split ep, stampato in sole 250 copie, che è andato via ovviamente subito e che quindi rimane disponibile solo in versione digitale.
S’intuisce che i due sound artist hanno utilizzato almeno in parte lo stesso materiale di partenza, ricomposto e modellato a modo loro. Loscil è abbastanza pazzesco, specie negli ultimi tempi. Per carità, se ti pubblica Kranky per anni, bravo lo sei stato sempre, ma oggi è incredibile come Scott Morgan si trasformi e si adatti di continuo (penso alla collaborazione con bvdub) all’interno di un contesto ambient, elettronico e “downtempo”: qui abbiamo tre pezzi levigati e onirici. Non sono mai riuscito a scomporlo e interpretarlo a fondo: dopo quest’uscita ho deciso di arrendermi.
Fieldhead, che qui probabilmente ricorre anche ai sample del violino della sua collaboratrice Elaine Reynolds, gioca sullo stesso terreno di Loscil. I suoi pezzi, alternati a quelli di Scott Morgan, non rappresentano una vera discontinuità (non solo perché alcuni “mattoni” sono gli stessi, come precisavo). Forse, quando tocca a lui, le ombre s’addensano maggiormente e come inevitabile lo strumento ad arco produce alcune suggestioni e alcune immagini diverse. Riesce di certo a incuriosire e entrare nella lista degli artisti da approfondire, a tutto vantaggio di Gizeh Records, che lo ha lanciato.
I fan di Loscil dovrebbero completare la loro collezione procurandosi anche questo materiale. Non c’è rischio di pentirsi.
Tracklist
01. Fury
02. Home
03. Helluland
04. Northumberland
05. With Northerly Winds
06. Hecla
(odd tracks by Loscil / even tracks by Fieldhead)
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