Mentre in Italia da anni si discute su una legge che vieti la vendita delle bionde ai minorenni, un Paese che ha compiuto concretissimi passi avanti nella lotta al tabagismo è l’Australia. Il provvedimento era stato approvato nei mesi scorsi e ora l’Alta Corte ne ha accertato la costituzionalità, respingendo l’assalto delle multinazionali. Entrerà in vigore da dicembre.
Secondo la nuova legge, tutti i pacchetti di sigarette avranno uno sfondo verde oliva su cui saranno stampati due foto di polmoni malati di tumore e avvisi per la salute. Eliminati i colori e i loghi delle aziende, il nome del marchio potrà apparire solo in un punto e con dimensioni prestabilite. Le foto delle conseguenze del fumo sui polmoni occuperanno il 75% della parte frontale e il 90 della parte posteriore del pacchetto.
Il parere del Governo di Canberra è che in questo modo, oltre ad avere un segno tangibile di cosa può succedere, fumare diventerà meno glamour, meno cool e quindi meno ragazzi inizieranno a farlo. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito storica la decisione che si allinea alla convenzione per il controllo del tabacco del 2005 di cui fanno parte 170 Paesi.
La legge era stata impugnata dalla British American Tobacco, dalla Philip Morris Internazional, dalla Imperial Tobacco e dalla Japan Tobacco: l’intera lobby del fumo. Secondo le multinazionali, il governo si appropria di un bene non suo ovvero lo spazio sui pacchetti per trasmettere un messaggio senza una giusta compensazione. Il danno economico per i colossi del tabacco è evidentissimo: la scomparsa dei loghi e dei colori causerà perdite di miliardi dal punto di vista della diffusione e della riconoscibilità del brand.
Secondo la British American Tobacco, la nuova legge favorirà il mercato nero nelle strade e il pacchetto generico non scoraggerà il fumo minorile e non aiuterà le persone a smettere di fumare.
Fonte: Repubblica