autore: Giovanni Palmieri (PutzoKiro) YouPutzoKiro
Indagine fenomenologica contemporanea nell’ambito della musica e del video che lo supporta.
Molti artisti, anche profondamente diversi tra loro sia per stile che per genere, denunciano, raccontando in note, il dilagante fenomeno di mal costume. Carmen Consoli attraverso una sua personale metamorfosi propone per la canzone “AAA cercasi”, un video che mette in risalto lo stereotipo della donna oggetto nella nostra società pesudomoderna. Tra travestimenti trash ben riusciti e adeguate interpretazioni la “cantantessa” catanese si muove dentro immagini intrise di superficialità volgare ed effimera, in una rappresentazione dello spaccato quotidiano visto con gli occhi della casalinga attraverso il tubo catodico quasi fosse una soap opera, di cui lei si nutre voracemente. La sintesi è perfettamente riuscita infatti la potenza del connubio video/canzone non ha subito nessuna mutazione anche nella nuova versione “rivestita” con arrangiamento elettro-Rock.
Con la stessa finalità l’ormai avvezzo alla denuncia sociale Immanuel Casto, decide di dare il suo decisivo contributo. Il video della canzone “Escort 25” propone istantanee di un mondo a cui lo stesso Casto ci ha iniziati, il tutto supportato da testi spinti ,diretti ed irriverenti degni del principe del Porn Groove. Le immagini del video sono allusive quanto basta e le sonorità elettroniche vagamente retrò rendono perfettamente l’idea: un paese in declino ed in preda alla mercificazione di tutto, ma proprio tutto, corpo compreso! D’altronde cos’è più oscena la una politica escortiana o la sua rappresentazione!?
Altro illustre artista da sempre dedito alla lotta è Caparezza, anche lui con la canzone “Legalize the Premier”, dice la sua! Nel video le allegre sonorità reggae contornano i brindisi e i festeggiamenti dei potenti inquisiti che incuranti delle proteste popolari sfuggono a ciò che dovrebbe essere uguale per tutti: la legge. Una classe dirigente auto referenziata, cerca la sua assoluzione tra bollicine di champagne e cascate di soldi. Non possiamo che applaudire l’ironia e l’acuta critica che viene mossa da questi autorevoli artisti socialmente utili ad un Italia forse già decaduta.
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