Louise Brooks (1906 – 1985) è stata una delle più famose dive del cinema muto, interprete di ben 70 film, incarnazione della donna fatale nonché vera e proprio fashion icon: fu lei infatti a lanciare in tutto il mondo la moda del caschetto (sì, lo ammetto, anche io sono una sua vittima). Io la “scoprii” anni fa, quando a una lezione di storia del cinema venne proiettato “Capitan Barbablù” e fu amore a prima vista (sia per lei che per il suo caschetto). Dopo un folgorante lancio nel mondo del cinema, la sua carriera crollò a picco quando lasciò gli Stati Uniti per l’Europa a seguito di un diverbio con la Paramount. Sebbene dopo qualche anno tornò negli Usa, fu definitivamente bandita dagli Studios e non interpretò più film degni di nota. Molto si è detto su di lei, sul suo sex appeal, sulle sue love story sia con uomini che con donne, su quanto incarnasse il ruolo della donna moderna, e probabilmente tutto questo ha contribuito a miticizzare questo personaggio. Come sempre spero di avervi incuriositi, e vi lascio agli approfondimenti. Buona lettura!La carrieraA 16 anni, nel 1922, Louise lascia il Kansas e la famiglia per entrare a far parte della compagnia di ballo Denishawndi Los Angeles. Dopo due anni viene licenziata a causa dei continui litigi con uno dei fondatori della compagnia, causati soprattuto dalla sua ambizione. Trova lavoro come ballerina di fila in alcuni spettacoli di Broadway, ed è proprio durante una rappresentazione che viene notata Walter Wagner della Paramount, che nel 1925 le fa firmare un contratto di 5 anni con il suo Studio. Il primo film che interpreta è dello stesso anno e si intitolaThe Street of Forgotten Men. Il successo arriva nel 1928 con Capitan Barbablù (A Girl in Every Port), di Howard Hawks, che la fa conoscere anche in Europa e la consacra come vera e propria diva. Da sempre ostile al clima hollywoodiano, a seguito di un rifiuto di un aumento di stipendio da parte della Paramount, Louise lascia gli Stati Uniti per l’Europa. Per un po’ di tempo la Paramount continua a corteggiarla chiedendole incessantemente il ritorno negli Usa, ma a seguito dei continui rifiuti verrà definitivamente bandita dagli studios hollywoodiani e inserita in una blacklist di attori non graditi. Nel 1929 viene diretta dal regista tedesco Georg Wilhelm Pabst in Pandora's Box (Il vaso di Pandora) dove interpreta il ruolo di Lulu, una donna sessualmente ambigua. Seguiranno altri film sulla stessa linea che verranno censurati negli Stati Uniti. Nel 1931 ritorna negli Usa, dove riesce a essere scritturata solo per piccoli ruoli non degni di nota. La svolta sarebbe potuta arrivare quando le viene offerto il ruolo di coprotagonista in The Public Enemy (Nemico pubblico), che però rifiuta essendo in quel periodo era impegnata a New York con l’allora fidanzato George Preston Marshal. Il ruolo fu affidato a Jean Harlow e il film ebbe un enorme successo.Il rifiuto di questo ruolo segnò definitvamente la fine della sua carriera cinematografica. Negli anni seguenti interpretò solo piccole parti in film di serie B, l’ultimo dei quali fu Overland Stage Raiders (Cavalca e spara),del 1938. Lasciata definitivamente Hollywood, aprì per un breve periodo una scuola di ballo a Beverly Hills, successivamente lavorò in radio e poi come commessa da Saks Fifth Avenue (New York), per terminare la carriera come accompagnatrice di ricchi uomini d’affari.Le sue interpretazioni più famose- A Girl in Every Port( Capitan Barbablù ), 1928
- Die Büchse der Pandora (Il vaso di Pandora), 1929
- Tagebuch einer Verlorenen (Diario di una donna perduta), 1929
- Prix de beauté (Miss Europa), 1930
La vita privataLouise Brooks nasce a Cherryvale, un paesino del Kansas, nel 1906. Il padre era un avvocato e la madre una pianista che cercò di infondere ai figli l’amore per la musica e l’arte in genere. All’età di nove anni subisce degli abusi sessuali da parte di un vicino, fatto che segnerà profondamente e per tutta la vita il suo rapporto con il sesso. Già dall’età di 14 anni è una consumatrice di alcol, e negli anni l’alcol sarà un suo fedele compagno.Durante il suo periodo hollywoodiano di maggior successo frequenta personaggi del jet set tra cui William Randolph Hearst di cui è spesso ospite all’Hearst Castle (tenete a mente questo nome perché vene parlerò in un prossimo post). Nel 1926 si sposa con il regista A. Edward Sutherland dal quale divorzierà due anni dopo poiché nel frattempo si era follemente innamorata dell’imprenditore George Preston Marshall con il quale avrà un tormentato rapporto durante tutti gli anni ’20 e ’30. Si narra che Marshall e chiese ripetute volte di diventare sua moglie, ma, una volta venuto a sapere dei suoi innumerevoli amanti avuti durante la loro relazione la rifiutò, per sposarsi poi con l’attrice Corinne Griffith. Nel 1933 contrae il secondo matrimonio con il milionario Deering Davis, che lascerà con un biglietto pochi mesi dopo il matrimonio, e dal quale divorzierà ufficialmente nel 1938. Louise Brooks negli anni ebbe innumerevoli relazioni sia con uomini che con donne, amava manifestare liberamente la propria sessualità e posò nuda per alcune riviste di fotografia. Muore all’età di 79 anni l’8 agosto1985 per un attacco di cuore.CuriositàProbabilmente guardando le sue foto avrete già notato la somiglianza, infatti fu proprio a lei che si ispirò Guido Crepax per il suo famosissimo personaggio dei fumetti Valentina.Era alta solo 1.57mTra i suoi svariati amanti (sia uomini che donne) ci furono Charlie Chaplin, Greta Garboe William S. Paley (il fondatore della CBS).Nel 1995 si è classificata al 44° posto nella classifica delle 100 star più sexy nella storia del cinema Nel 1982, 3 anni prima di morire, pubblicò un autobiografia intitolata Lulu in Hollywood.Disse Louise Brooks:
"Most beautiful dumb girls think they are smart and get away with it, because other people, on the whole, aren't much smarter"
La maggior parte delle ragazze sciocche pensano di essere sveglie e di cavarsela facilmente, perché le altre persone, in genere, non sono molto più sveglie.
"A well dressed woman, even though her purse is painfully empty, can conquer the world"
Una donna ben vestita, nonostante la sua borsette possa essere penosamente vuota, può conquistare il mondo
Louise Brooks in Il vaso di Pandora