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Lourdes: l’arma finale

Creato il 27 settembre 2012 da Stukhtra

Per togliersi di torno i rompicoglioni

di Marco Cagnotti

Lourdes: l’arma finale
Questo libro è un tantino palloso. Oggettivamente. Non è uno di quei volumi che ti cattura. Non si fa sfogliare compulsivamente. A meno che non si abbia il gusto per i casi clinici, le diagnosi, le prognosi, gli elenchi di malattie. Eppure è un libro prezioso. Un libro da possedere, da tenere a portata di mano, da consultare. Soprattutto, un libro da rifilare ai credenti.

“Come la metti con Lourdes? Eh? Come la metti? Sai che ci sono fior di medici atei che sono stati costretti ad ammettere le guarigioni miracolose? Sai che la Chiesa li ha messi lei, quei medici atei, nelle commissioni scientifiche, proprio per accertarsi che le guarigioni siano miracolose? Sai che i miracoli veri sono pochissimi, ma proprio per questo certissimi? Eh? Lo sai? Lo sai?”. A tutti gli atei talvolta è già capitato di incontrare qualcuno di questi credenti rompicoglioni che, di fronte a una professione di ateismo, sfoderano l’arma (secondo loro) finale e definitiva: il miracolo. E spesso quello di Lourdes funziona. Perché?

Beh, nel mio caso è semplice: poiché il mio tempo è prezioso, non è che io stia a sprecarlo lambiccandomi sulle minchiate. Preferisco leggere un libro di storia della meccanica quantistica che andare a documentarmi sulla veridicità dei miracoli di Lourdes. Siccome prima mi si deve dimostrare Dio e poi semmai si parla dei miracoli, e siccome Dio non è mai stato dimostrato, i miracoli li lascio dove meritano: nella categoria “minchiate”, appunto. Al che il credente dice: “Ma così sei intellettualmente disonesto! Dovresti documentarti, invece! Ché così poi magari ti converti scoprendo che i miracoli sono genuini”. E vabbe’, sarò intellettualmente disonesto. Più che altro sono molto occupato. E attendo che qualcuno si occupi della miracolistica di Lourdes e vada a ravanare fra la casistica con spirito scettico. Beh, l’attesa è finita. Sia lode a Gesù Cristo (sempre sia lode).

Questo simpatico (e un po’ palloso) volume di autori vari coordinati dall’esimio Luigi Garlaschelli (già noto come produttore di miracolosi sangui tissotropici e copie conformi della Sindone torinese) analizza nel dettaglio molti casi fra quelli che di solito vengono citati come accertati oltre ogni dubbio. Ne vengono fuori diagnosi sballate o quanto meno discutibili, documentazioni incomplete, vagonate di spiegazioni razionali più semplici.

Insomma, questo libro offre una bella documentazione da tenere lì, pronta da squadernare al credente quando citerà il caso tale o talatro. Meglio ancora: quando comincia con la tiritera di Lourdes, basta acchiappare il libro e poi dirgli “Toh, piglia, leggi, medita, ragiona e poi ne riparliamo”. Comunque senza troppe speranze di portarlo sulle vie della ragione scientifica: per quello ci vorrebbe un miracolo.

AAVV, Lourdes. I dossier sconosciuti, Italian University Press

Piace: la completezza della documentazione.

Non piace: una certa piattezza espositiva (ma del resto non è che si potesse fare altrimenti), qualche refuso di troppo.

Voto: 7/10


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