qualche tempo fa, leggendo la filmografia di Iwai Shunji, mi ha incuriosito questo titolo per via del grandissimo successo che questa pluripremiata pellicola ha ottenuto; è stato anche uno dei primi film giapponesi a essere proiettato in Corea dopo la Seconda Guerra Mondiale. essendo stato girato nel 1995, non è stato proprio facilissimo riuscire a vederlo, però alla fine ci sono riuscita e devo dire che ne sono stata molto felice. Iwai Shunji si conferma così come uno dei miei autori preferiti, capace di suscitare profonde emozioni con i suoi film; di questo fra l'altro ha firmato anche la sceneggiatura. è una storia delicata, dolente, con alcuni momenti che richiedono l'uso del fazzoletto, una di quelle storie che toccano l'animo e che ci rimangono dentro per parecchio tempo. ma veniamo alla trama: sono passati due anni dalla morta di Itsuki durante una scalata in montagna, però Hiroko non riesce a dimenticarlo malgrado sia ora fidanzata con Akiba. per un impulso irrazionale, scrive una lettera di poche righe spedendola al vecchio indirizzo di quando Itsuki frequentava il liceo, indirizzo che sa non esistere più, ed è quindi grande la sua sorpresa quando riceve una risposta. uguale sorpresa la prova la persona che si vede recapitare quella lettera, che non è altri che un'omonima di Itsuki, nonché sua ex-compagna di classe. il primitivo sconcerto di Hiroko riceve dunque una spiegazione del tutto razionale grazie all'aiuto di Akiba che chiarisce il mistero; le due donne continuano così a scriversi. Hiroko non dice che il suo Itsuki è morto e chiede alla sua omonima che cosa ricorda di lui; l'Itsuki donna quindi ripensa al suo passato, al rapporto conflittuale con il ragazzo e alle pesanti beffe dei compagni di classe causate dalla loro omonimia, e racconta tutto a Hiroko. non dico altro, perchè se qualcuno volesse guardare il film rovinerei un finale dolce e commovente. Hiroko e Istuki adulta sono entrambe interpretate da Nakayama Miho, senza bisogno di effetti speciale perchè non si incontrano mai; la Itsuki adolescente ha il volto di Sakai Miki, mentre Itsuki maschio quello di Kashiwabara Takashi; infine Toyokawa Etsushi è Akiba. altamente consigliato.
qualche tempo fa, leggendo la filmografia di Iwai Shunji, mi ha incuriosito questo titolo per via del grandissimo successo che questa pluripremiata pellicola ha ottenuto; è stato anche uno dei primi film giapponesi a essere proiettato in Corea dopo la Seconda Guerra Mondiale. essendo stato girato nel 1995, non è stato proprio facilissimo riuscire a vederlo, però alla fine ci sono riuscita e devo dire che ne sono stata molto felice. Iwai Shunji si conferma così come uno dei miei autori preferiti, capace di suscitare profonde emozioni con i suoi film; di questo fra l'altro ha firmato anche la sceneggiatura. è una storia delicata, dolente, con alcuni momenti che richiedono l'uso del fazzoletto, una di quelle storie che toccano l'animo e che ci rimangono dentro per parecchio tempo. ma veniamo alla trama: sono passati due anni dalla morta di Itsuki durante una scalata in montagna, però Hiroko non riesce a dimenticarlo malgrado sia ora fidanzata con Akiba. per un impulso irrazionale, scrive una lettera di poche righe spedendola al vecchio indirizzo di quando Itsuki frequentava il liceo, indirizzo che sa non esistere più, ed è quindi grande la sua sorpresa quando riceve una risposta. uguale sorpresa la prova la persona che si vede recapitare quella lettera, che non è altri che un'omonima di Itsuki, nonché sua ex-compagna di classe. il primitivo sconcerto di Hiroko riceve dunque una spiegazione del tutto razionale grazie all'aiuto di Akiba che chiarisce il mistero; le due donne continuano così a scriversi. Hiroko non dice che il suo Itsuki è morto e chiede alla sua omonima che cosa ricorda di lui; l'Itsuki donna quindi ripensa al suo passato, al rapporto conflittuale con il ragazzo e alle pesanti beffe dei compagni di classe causate dalla loro omonimia, e racconta tutto a Hiroko. non dico altro, perchè se qualcuno volesse guardare il film rovinerei un finale dolce e commovente. Hiroko e Istuki adulta sono entrambe interpretate da Nakayama Miho, senza bisogno di effetti speciale perchè non si incontrano mai; la Itsuki adolescente ha il volto di Sakai Miki, mentre Itsuki maschio quello di Kashiwabara Takashi; infine Toyokawa Etsushi è Akiba. altamente consigliato.
Possono interessarti anche questi articoli :
-
I figli di Prometeo, pronipoti di Epimeteo
"Di tal rovina niun potria dei Numi chiaro mostrargli, se non io, lo scampo. Io questo, e il modo so." Eschilo, Prometeo incatenato. Leggere il seguito
Il 05 giugno 2015 da Antonio
CULTURA, SOCIETÀ -
Il racconto dei racconti di Matteo Garrone: la deriva del Mito, dell’Epos e dell...
Un apologo sulla deriva delle grandi narrazioni e del sentimento mitopoietico in epoca attuale di vittoria conclamata della cultura tardo-capitalistica e di... Leggere il seguito
Il 29 maggio 2015 da Taxi Drivers
CINEMA, CULTURA -
Czech Fundamental| La necessità interiore di sovvertire il reale
Dobbiamo ancora imparare ad essere contemporanei della modernità? Sembrerebbe di sì. Ci troviamo di fronte ad una scrittura fotografica che traduce il mond... Leggere il seguito
Il 28 maggio 2015 da Csfadams
ARTE, CULTURA, FOTOGRAFIA, LIFESTYLE -
Che fine ha fatto la tomba di Ludovico di Breme?
E’ questo un quesito che attanaglia da un po’ la mia mente di nerd cimiteriale… Perché? Chi era Ludovico di Breme? Il nome è uno di quelli che capita vagamente... Leggere il seguito
Il 27 maggio 2015 da La Civetta Di Torino
CULTURA, CURIOSITÀ -
La finestra sul porcile – Mad Max: Fury Road
Quando uscì, nel 1979, il primo capitolo della saga di Mad Max (inspiegabilmente distribuito in Italia col titolo di Interceptor), il filone cinematografico... Leggere il seguito
Il 22 maggio 2015 da Cicciorusso
CULTURA, MUSICA -
ARTE: Giorgio Bartocci | Urban Artist
Giorgio Bartocci, 31 anni, è un urban artist italiano attivo da oltre dieci anni e residente a Milano da cinque; "vivo immerso in una sorta di tensione... Leggere il seguito
Il 18 maggio 2015 da Osso Magazine
ARTE, CULTURA, MUSICA