“Sorry, I was kidding. This pulling me over thing is, like, making me nervous.”
“Why’s that?”
“It’s been a rough day. Actually I’d say one of the worst days of my life.”
“Love, Lex” è il primo volume della nuova serie new adult di Avery Aster e se avevo un sacco di aspettative, conoscendo già la scrittrice per “Undressed”, queste purtroppo non sono state molto rispettate. Non so, sono rimasta piuttosto scettica nei riguardi di una storia che sembra fatta solo di eccessi e in cui l’unica cosa interessante sono le scene più spinte. Ho faticato ad immergermi in quel mondo e sono rimasta un po’ inquieta alla fine.
Questa estate sto organizzando un viaggio in Europa per il mio diciottesimo compleanno con le mie amiche di Manhattan – Taddy Brill, Blake Morgan e Vive Farnworth – finchè non ho beccato il mio ragazzo con mia madre. Secondo il rapporto della polizia, questo incidente da vomito è accaduto più o meno nello stesso momento in cui io ho fatto esplodere l’appartamento di mia madre. Come se camminassi intorno a Soho con della dinamite nella mia borsa Louis Vuitton – no! Ora io e le mie migliori amiche siamo in carcere.
L’agente Ford Gotti, il poliziotto motociclista che guida una Harley che ci ha arrestato, continua a ficcare il suo bellissimo naso nel mio caso. Il suo corpo tatuato è costruito come quello di un supereroe e continua a dire che posso fidarmi di lui. Vuole che confessi. Non lo farò. Non di nuovo. Perchè dovrei? Io e i miei amici siamo passati per il carcere minorile e ci ha quasi distrutti. Devo proteggerli e tenere la bocca chiusa. Giusto? – Lex Easton, studentessa di studi sulle donne, motociclista entusiasta e vergine.
The Undergrad Years è una miniseries new adult contemporanea su primi amori, indipendenza e amicizie lunghe una vita.
Pensavo di trovarmi davanti un libro molto diverso, invece, l’eccesso, portato davvero a termini estremi mi è rimasto stranamente indigesto. Certo sono sempre pronta a leggere una bella erotica, non disdegno certo scene esplicite (mi sembra di averlo dimostrato più volte no? hehe) infatti spazio volentieri dagli innocui young adult a più maturi adult, ma quello che mi ha lasciato un po’ esterrefatta in questo libro è la totale mancanza di veridicità. Ci sono episodi totalmente senza senso, altri che sono fuori contesto. Tutto è esagerato, quasi caricaturale. Lex, che avevo adorato in “Undressed”, racconta la sua storia in prima persona e sembra quasi di leggere un diario o di essere davvero nella sua testa. Utilizza un linguaggio colloquiale e diretto, di cui a volte non riuscivo a cogliere tutto, sia per i continui riferimenti alla realtà newyorkese, sia per abbreviazioni e parole troncate. Lex è una ragazza dal passato tragico, essere figlia di due personaggi famosi di certo non ha aiutato con la sua mancanza di autostima. Essere sempre al centro dell’attenzione mediatica è sconvolgente e la coglie sempre in momenti poco opportuni. In continua lotta con il suo corpo, che non accetta e che cerca di nascondere, salvo poi gettarsi in quintalate di dolci, Lex vive in un circolo vizioso in continua lotta con sé stessa. Anche i risultati che ottiene sono di parte e frammentati da spiacevoli imprevisti che pure risultano davvero sproporzionati.
Rimasta vittima degli eventi, ma senza per questo essere innocente, pure si lascia travolgere e tramortire, causando un incendio, uno scoppio, un danno, una beffa. Mantiene la forma, la verità eppure ne paga le conseguenze. Quello che fa non è giustificabile e spesso mi ha lasciato a storcere il naso. La punta di diamante di tutto il libro è proprio l’agente Ford Gotti, un sexy motociclista che azzera qualsiasi altro personaggio dalla scena. Serio, crede nella giustizia, nella lealtà e nella fiducia, anche se poi sembra contravvenire a tutto il suo credo. Un veloce girare intorno alle fantasie di Lex che immagina il baldo poliziotto alle prese con il suo corpo e il suo piacere. Se andiamo a stringere non c’è nulla, se non un insieme di inventi, davvero bizzarri e fuori dal normale, che portano Ford e Lex a scontrarsi, incontrarsi e viversi.
L’atmosfera è quella urbanissima di New York che quasi eclissa anche gli stessi personaggi, quasi fagocitati dalla sua urbanità e personalità. La città si muove e respira con vita propria, e aggiunge di certo colore alla vicenda.
Il particolare da non dimenticare? Un casco…
Pazzo, esilarante e fuori le righe è una lettura da affrontare senza aspettative per vivere un’avventura indimenticabile tra le braccia di un motociclista.
Sta per uscire anche il secondo volume della serie, quello su Taddy.