Il sottile gelo che riesce a far nascere dietro la nuca di qualsiasi lettore un racconto qualsiasi di Lovecraft è uno status innaturale a cui difficilmente si riesce a dare una spiegazione, è una corda dimenticata che ad un certo punto comincia a suonare da sola in una stanza vuota.
Pura immaginazione? Follia? Cosa ha rischiarato la mente di questo straordinario scrittore? Gli scenari apocalittici e gli altri mondi di cui ci mette a conoscenza sono un nutrimento insano per la fantasia di ogni uomo, un nutrimento di cui non si riesce ben a capire il sapore, l’entità, la sostanza. Il suo libro dei morti, “Il Necronomicon” è ancora oggi la questio più amata da tutti gli appassionati dello scrittore americano: è esistito o no!? Dove si nasconde? È possibile che sia tutta invenzione? E si torna sempre a questo, al fatto che Howard P.Lovecraft abbia generato un ciclo vero e proprio che insinua sempre il dubbio dell’esistenza o meno, della veridicità o meno. La paura più oscura è quella che fa domande e sa che non ci sono risposte forse.
Nei suoi scritti l’uomo è assolutamente al centro di questo cosmo, protagonista principale, essere che domina e che fa dominare i suoi simili eppure questo concetto si sgretola sempre, costantemente, perché in realtà per Lovecraft, l’uomo è un semplice pasto per Shub-Niggurath, Nyarlathotep, Yog-Sothoth, Cthulhu, un animale sacrificale che inconsapevolmente si butta tra le fauci della follia, dell’abominio, per non uscirne più.
Gianni Pilo e Sebastiano Fusco sono vecchi amici del “solitario di Providence” e scrivono una prefazione esauriente, che incita all’approfondimento, che regala stralci da integrare e raccolgono in “Lovecraft. Tutti i romanzi e i racconti” praticamente tutto quello che c’è da sapere e leggere sullo scrittore dell’orrore puro.
Lovecraft è una fiamma che ha acceso veri e propri filoni cinematografici (John Carpenter lo ha omaggiato con “Il seme della follia”, mentre ci sono stati innumerevoli film horror che hanno richiamato il ciclo di Chtulhu come il film “Dagon” oppure “Army of Darkness”), ha ispirato musicisti e gruppi (“The call of Chtulhu” dei Metallica), ed è stato studiato da moltissimi scrittori italiani (come Gianfranco de Turris) fino ad arrivare ad un docu-film intitolato “Road to L.”.
In questa grande raccolta potrete sfiorare con le vostre mani il viscido e tentacolare buio che alberga nelle tenebre della storia dell’uomo, il sibilante morso della morte della ragione.
Buona scelta
IBD
Lovecraft. Tutti i romanzi e i racconti
Autore: A cura di Gianni Pilo e Sebastiano Fusco
Newton Compton- pp.gg.1904- euro 24.90-2009