LT va in tribunale contro Sky, ma perde il ricorso d'urgenza (La Repubblica)

Walter La Tona

Come a volte tra marito e moglie, anche il lungo sereno matrimonio tra il gruppo LT (l'ex Sitcom) e Sky finisce davanti al giudice. LT denuncia che tre suoi canali (Marcopolo, Leonardo e il gioiellino Alice) vengono tagliati dalla offerta della pay-tv senza adeguato preavviso. Sky ribatte che il preavviso è stato congruo e vince un primo round al Tribunale di Milano.
Le carte del processo svelano la strategia di Sky e di un suo fornitore accreditato (LT) nei mesi duri della crisi. Siamo nel 2008. Sky ed LT rinnovano il contratto di fornitura. Stavolta la pay-tv prende solo tre canali (Marcopolo, Leonardo, Alice) mentre ne rifiuta un quarto (Nuvolari). Sky paga 12 milioni l'anno (contro i 18 milioni del precedente impegno) per 5 anni, fino a questo 31 dicembre. LT accetta il taglio, ma a denti stretti perché produrre ogni canale le costa - giura - 3,6 milioni l'anno. C'è la crisi, dunque. Ma Sky, che fa pur sempre parte del colosso mondiale Newscorp, ha un ampio margine d'azione. E nel 2012, punta a comprare il canale Alice. L'offerta è di 4 milioni ed LT la rifiuta. Siamo a fine 2012. Mancano ancora 13 mesi alla scadenza del contratto quando Sky ne propone ad LT il prolungamento. Le condizioni sono stringenti. Sky vuole solo due canali (Alice e Leonardo), non più tre. I soldi si riducono a 7 milioni l'anno contro i precedenti 12. LT dovrà eliminare i due canali dal digitale terrestre (gratuito) e dal pacchetto Cubovision di Telecom. Il nuovo contratto infine dovrà entrare in vigore subito, il primo gennaio 2013. LT non accetta. Sky ritira la proposta e i rapporti, da allora, precipitano. A luglio 2013, Sky suggerisce di trasmettere i canali di LT in chiaro (sul digitale terrestre), come già Cielo. Ma non vuole pagare, anzi. E' lei a reclamare stavolta un corrispettivo da parte di LT.
Questo settembre si arriva in tribunale. In un ricorso urgente (articolo 700 del codice civile) LT denuncia lo strapotere di Sky e lamenta di non avere il tempo per ideare un nuovo business intorno ai suoi canali, scaricati di colpo dalla pay-tv. Sky ribatte che LT sapeva da 13 mesi che il contratto non le sarebbe stato rinnovato. E intanto ha potuto rafforzarsi sul digitale terrestre, sul decoder TivuSat, sul Cubovision, forte anche di nuovi canali (tra cui gli ex Sportitalia). Sky aggiunge che nessuno può essere obbligato a rinnovare un contratto con un fornitore.
Venerdì il tribunale di Milano respinge il ricorso urgente di LT. Ma il processo continuerà con un esame - stavolta più nel merito - su questo matrimonio tv finito nella polvere.
Aldo Fontanarosaper "La Repubblica"