Bene, non si è neppure partiti con l’LTE e già siamo alle prime problematiche di carattere tecnico.
LTE (rete dati di 4^ generazione) funziona su frequenze di 800 MHz che fino a questo momento sono utilizzati solo dal digitale terrestre; anche l’LTE però (partita con alcuni operatori in questi giorni) funziona sulle stesse frequenze quindi quando comincerà a diffondersi i canali del digitale terrestre saranno a rischio (disturbati oppure proprio completamente oscurati).
Il decreto crescita 2.0 prevedeva la installazione da parte degli operatori di appositi filtri (ma questa postilla è magicamente sparita). Ora il pericolo è che la spesa di questo filtro da installare cada (come al solito) sui semplici cittadini che per continuare a vedere la televisione dovranno spendere ulteriori 20 euro circa o più per continuare a vedere i canali televisivi.
Il ministero è al corrente di questo problema e (dopo la denuncia dell’Adiconsum) ha intavolato una trattativa con gli operatori per evitare che la spesa ricada ingiustamente sui cittadini Italiani.
Siamo sempre alle solite..