Il Salento è una terra carsica bruciata dal sole che abbonda
di materiale pietroso, per rendere coltivabile il terreno è necessario
”ripulirlo” dalle pietre che vengono accumulate (specchie) o messe ai bordi dei
campi, fungendo da limite del campo stesso “chesure”(chiusure). Il cumulo ha
poi assunto un aspetto definito con forma e dimensione, diventando un elemento caratteristico
della campagna salentina, al punto da richiedere una persona specializzata
nella sua costruzione, “lu paritaru”.
La tecnica costruttiva è molto semplice; si realizza una base composta di due file parallele di pietre grosse e con forma quasi regolare. Su questa base sono sistemate le altre pietre cercando di giustapporre le facce in modo da dare omogeneità all’insieme, riempiendo gli spazi vuoti con pietre più piccole. Una volta raggiunta l’altezza desiderata, la copertura viene realizzata con lastre di pietra più regolare.
Alcuni muri hanno nella parte alta un elemento caratteristico denominato paralupi, un cordolo fatto con pietre piatte che sporgono verso l’esterno, per impedire agli animali selvaggi di arrampicarsi e penetrare nei recinti che custodiscono conigli e galline.






