Luca Barbareschi mena la iena Filippo Roma

Creato il 31 agosto 2012 da Dejavu

Non ho mai giustificato la violenza né mai lo farò. Perciò non difenderò l'onorevole Luca Barbareschi per averla usata cercando di proteggere la propria privacy (ed immagine pubblica) dall'assalto sicuramente provocatorio de Le IenePerò mi rifiuto di giustificare stavolta l'atteggiamento persecutorio degli inviati del programma. È lampante come il sole che Filippo Roma, come molti prima di lui, doveva portarsi a casa la pagnotta, ovvero un servizio "giornalistico" che facesse scalpore nella solita logica della Tv urlata e piena di baruffe che ormai Mediaset ci ha impartito da parecchi anni a questa parte. Altrimenti, che interesse potrebbe suscitare una pacata intervista sulle assenze dall'Aula parlamentare dell'onorevole Barbareschi se non ci scappasse un calcio nel sedere? Come mi rifiuto di pensare che tanto Luca Barbareschi quanto Gabriella Carlucci siano così propensi ad alzare le mani come se fossero due chicanos che ogni sera si contendono la metropolitana a suon di pugnali. Non voglio entrare nel merito delle loro colpe politiche e del modo in cui potrebbero profittare della loro carica pubblica per trarne gli ovvi benefici, ma credo che le loro reazioni siano state "volute" per avere qualcosa di sensazionale da mandare in onda. Perché sì, la caciara fa sensazione. E "Le Iene" ben lo sanno. E allora la cercano pedinando, disturbando, stuzzicando e magari offendendo le loro vittime in un gioco ben poco divertente. Per le vittime. E di tutto ciò noi non vedremo che una parte. Quella meno edificante per la vittima ormai stremata dal missionario di turno. E poi che rimane di tutto questo amaro teatrino? Un bel niente. La violenza non è mai la risposta. Ma la legge dice che la violenza può avere un'attenuante. Ed è la "provocazione".   


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