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Luca Barbareschi, show contro il Parlamento dove non va mai

Creato il 15 dicembre 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Uno spasso – soprattutto l’inizio – deve essere stata quella conferenza, stando a

Luca Barbareschi, che spasso! Ha ha ha!

Luca Barbareschi, che spasso! Ha ha ha!

quanto si legge sul quotidiano cartaceo. Un peccato mortale non esserci andato. A saperlo… A sapere che avrei avuto la chance di ascoltare perle come queste, avrei fatto carte false pur di non mancare. Perle come “il Parlamento ha dei meccanismi che vanno bene solo a chi non fa niente”, ha recitato senza alcun imbarazzo Luca Barbareschi, qualche giorno fa al Ponchielli per offrire ai presenti – numerosi e di sesso femminile, almeno a vedere le foto pubblicate – una piacevole chiacchierata anticipatoria sul “Discorso del re”. Lo spettacolo di Barbareschi che aprirà la stagione di prosa. Già, Barbareschi che – secondo quanto riportato dai giornali di alcuni mesi fa, notizia da lui stesso confermata a “La Zanzara” – avrebbe, anzi ha collezionato nel mese di giugno il cento per cento di assenze in Parlamento. Tombola. Dice quindi il vero, in un certo senso, quando fa notare che Montecitorio val bene un’assenza. Tanto è la location, pare insinuare l’uomo, dei fancazzisti. E a chi glielo ha fatto presente, non nel foyer del teatro bensì in radio, ha risposto:“Sì, sono stato poco in Parlamento questo mese perché ho dovuto fare giri per la mia fondazione, cose molto interessanti”. Pare di sentire la ragazza di cui si invaghisce Nanni Moretti in “Ecce Bombo”. “Che fai nella vita?”. “Mah… Giro, mi muovo, conosco, vedo gente, faccio cose”. Ah, hai capito il Barbareschi?

Eravamo al Parlamento, che “uno dei luoghi più noiosi della terra. Tu stai lì a

parlare e nessuno ti ascolta. Mi sembra di essere tornato al liceo – ricorda Luca con commozione e la malinconia dei tempi andati -. C’è quello che si mette le dita nel naso, chi fa le puzzette, solo che siamo tutti vecchietti”. Quindi perché non andarsene fuori dalle palle, si sarà chiesto. Un comportamento conseguente al pensiero. Se non altro coerente. “Nessun presidente della Camera – aggiunge ancora – ha tentato di cambiare le cose, neppure Fini”. Sarà forse per questo che l’attore ha lasciato Fli, perché – cazzo, si sarà detto – questo Fini non riesce proprio a modificare l’andazzo. Corbezzoli! Accidenti! Fini, se non ci fai lavorare me ne vado. Vado nel gruppo Misto, ma tengo lo stipendio, e me ne vado in giro a fare i fatti miei. Toh.

Sul piano attoriale Barbareschi non si discute, ma che parli solo di ciò di cui è competente, evitando così di pestare m… Che nessuno – peraltro – gli ha fatto notare di aver pestato. Certo, si dirà: non era la sede adatta, il momento opportuno, la situazione giusta… Era in piedi, Barbareschi, a darci lezioni di vita. Mano in tasca e capo chino sulla destra. A dispetto del detto che dice che chi lavora stando seduto guadagna di più di chi lavora in piedi.

Don Pizzarro


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