Luca Telese lascia il Fatto, è l’unico che ha risposto ad un mio commento. Gli altri sono passati al setaccio, nemmeno tutti ovviamente.
Creato il 07 giugno 2012 da Slasch16
Luca ha una storia di un certo tipo, che io apprezzo molto, e quando ho criticato la linea del Fatto e del suo vice direttore, che non si tocca nemmeno con un fiore altrimenti la massa insorge, è l’unico che mi ha risposto.
Certamente è più democratico di Travaglio, non ha le fregole per Grillo e si sarà sentito sotto pressione, oppure ha capito che non ne vale la pena. Meglio che la primadonna del Fatto e della tv balli da sola, come piace a lei.
Sulla prima pagina del fatto on line c’è scritto: hai qualcosa da dire? Dilla sul Fatto Quotidiano. Manca il sottotitolo: che noi te la censuriamo.
Più sotto c’è scritto: Abbonati, sostieni il Fatto Quotidiano.
Con tutti i libri che ho comprato di Travaglio, Gomez e compagnia bella dovrei avere l’abbonamento a vita.
Sono orgogliosi al Fatto, perchè non prendono finanziamenti pubblici ma ancora per poco. Se il Movimento 5 Stelle entrerà in Parlamento anche il giornale del movimento ne avrà diritto. E’ una battuta, lo specifico perchè i grillini mancano del tutto di ironia, leggerezza, ridono e capiscono solo le battute del guru.
Forse Luca farà un giornale suo e di certo io lo comprerò. Lo comprerò perchè sono contro la sfascio a 360°, perchè sono convinto che pur con i dovuti limiti non siano tutti uguali, i politici, come non siamo tutti uguali noi.
Certo che la strada sarà in salita ma Luca è una persona seria e nel suo lavoro ci mette democrazia e passione ed si fa coinvolgere come è giusto che sia dalla sue idee politiche, diciamo dalla sua cultura acquisita in famiglia.
Non che mi interessi più di tanto il futuro de Il Fatto Quotidiano ma ho una certezza, due primedonne non possono coesistere e quando il Movimento 5 Stelle andrà fuori dalle righe come è successo con Santoro, partiranno le bordate del fuoco amico:
La stessa cosa succederà fra Travaglio e Grillo, a meno che Casaleggio non metta in riga tutti e due, per lo stesso motivo che la storia d’amore con Santoro è finita miseramente, non possono esserci due primedonne.
Travaglio è un ottimo cronista giudiziario, l’unica cosa che gli faceva fare Montanelli credo, ma politicamente è un incapace, non ha mai proposto una alternativa che non sia solamente critica disfattista alla Grillo.
Per questo al Fatto gli articoli sono sempre in favore del Movimento 5 Stelle ed anche quando sembra che siano critici è una critica subliminale atta a dimostrare che sono sempre i migliori.
Alla prova dei fatti, come avevo previsto, hanno gli stessi problemi che hanno gli altri politici, sindaci, si sa che il confronto con la realtà, i debiti che si ereditano e la complessità della gestione della cosa pubblica è molto più difficile della critica, ironica e divertente, che alla fine nei fatti è inconcludente. Senza proposte serie ancorate alla realtà. Ad esempio non ho mai sentito uno del Movimento parlare di lavoro, occupazione.
In modo particolare mi stupisco quando si vuole dare lezioni di democrazia agli altri e poi manca del tutto all’interno del Movimento.
Travaglio, se qualcuno si permette di fargli ombra, diventa isterico e perde il controllo, Grillo invece rifiuta del tutto il contraddittorio, se non è zuppa è pan bagnato, inzuppato nella stessa megalomania.
Personalmente, nel mio piccolo, avevo auspicato l’uscita di Telese dal Fatto lo trovavo fuori luogo in un ambiente dove si da spazio a tutti per trasformarlo in incenso per l’altare del Movimento.
Telese ha un’idea politica, democratica, non usa la penna come una ruspa per demolire tutto senza un progetto di ricostruzione, non soffre di megalomania e sa che la prova dei fatti è sempre in salita, non sta in cattedra a bacchettare gli scolari per far ridere i supporter.
Come ho già scritto 200 volte il connubio Travaglio-Grillo dura da anni e Current Tv ne era la prova, non so se l’entrata in campo di Casaleggio possa scatenare scenate di gelosia, anche se ama stare nella retrovia, di certo quando sarà il momento di scendere la scalinata del trionfo non potranno farlo insieme, rotolerebbero come hanno fatto Santoro e Grillo.
Grillo è talmente pieno di sè che ne avrà anche per Travaglio ed allora Marco si scatenerà con la sua agenda nello spazio riservato di Servizio Pubblico, se la nuova trasmissione di Santoro non cambierà nome, e ci regalerà le sue battute anche su Grillo ed i grillini.
Per uno dalla battuta pronta, e feroce, come Marco Travaglio i grillini sono una fonte inesauribile, basti vedere come accorrono nel web per criticare chiunque si azzardi a mettere in discussione il guru, le api che accorrono nell’arnia sono niente al confronto. La loro ape regina attizza molto di più di quella delle api.
Domanda per gli appassionati del genere: se Berlusconi sta ad Alfano come il puparo sta al pupo, come sta Casaleggio a Grillo? Chi è il puparo? Io un’idea l’avrei.
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