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Lucca Comics 2014

Creato il 08 novembre 2014 da Queenseptienna @queenseptienna

Dunque, riassunto di questo Lucca Comics and Games: siamo andati solo di giovedì e non in cosplay, banalmente al solo scopo di poter finamente girare in maniera efficiente e poter far acquisti in santa pace.
Il nostro viaggio incomincia alle 3 del mattino, giungiamo a Lucca alle ore 7 e riusciamo a trovare posto vicino alla stazione FS (cosa che per altro diventa IMPOSSIBILE durante gli altri giorni di fiera persino a quell’ora). Ci riuniamo con il nostro gruppo (totale: 5 persone) e partiamo all’avventura.

Lucca Comics 2014

Prima tappa: la biglietteria
Alle 8.30 del mattino abbiamo fatto qualcosa come quaranta minuti di coda. Al giovedì. Si vede che in tanti hanno detto “tanto di giovedì non ci va nessuno”. Siamo dei drittoni.
Comunque si parla di 16 euro di biglietto, due in più dello scorso anno.

Seconda tappa: il Games
L’unica ragione per cui abbiamo fatto il biglietto, poter entrare nel padiglione del Games per permettere a Hush l’acquisto del nuovo Sine Requie ambientato in Giappone.
E basta.
Perché fondamentalmente dentro il Games troverete solo roba che potete tranquillamente ordinare su internet a MENO o trovare di default nella vostra fumetteria di fiducia. L’area delle miniature si è ridotta in maniera imbarazzante lasciando spazio a stand che con i “games” hanno poco a che fare. Per fortuna non si sono persi i produttori di gioco di ruolo.

Terza tappa: i negozi nel presso della fontana
Sempre di più quest’anno i negozi temporanei affittati per l’occasione (per non parlare delle attività che hanno proprio affittato i locali appositamente come parrucchieri e negozi di abbigliamento). Qui ho potuto prendere i POP! di Spock e Kirk e il pupazzo di una mini alpaca gialla, mentre Pans ha fatto la sborona e ne ha presa una gigante e rosa.

Quarta tappa: la Cittadella
La Cittadella, la cui entrata è gratis, è a mio avviso una delle migliori zone del Comics soprattutto se si è appassionati di GdR dal vivo e materiale LARP. Qui abbiamo trovato espositore niente meno che Mytholon, da cui ho preso una spada e un altro paio di accessori per completare il mio cosplay steampunk che porterò al Cartoomics 2015 (sì, perché Milano è meglio).

Quinta tappa: pranzo dietro alla Cittadella
Dietro alla Cittadella e opposto al villaggio di Dragon Age, c’era una meravigliosa zona ristorazione (panini con la salamella, bitches) assolutamente VUOTA e AL SOLE. Non solo abbiamo pranzato seduti, ma pure al caldo sole di agos— ottobre.

Sesta tappa: il Comics
Abbiamo brevemente gironzolato presso i padiglioni del comics, scansandone l’ingresso solo alla vista della coda FUORI per gli autografi a Zerocalcare. Intanto abbiamo fatto foto ai cosplayer (le trovate sul mio FB).

Settima tappa: la Self Area
Ci tenevo tantissimo ad andare lì, dove ho acquistato fumetti che già tenevo d’occhio da parecchio, ovvero:
- Cyber Steel Farewell di Elephant Wendigo
- Outwards di Elephant Wendigo
- Skyrocket 1 di Flavia Mormile
- Dim Glow di Cristina Koroko Guidetti
- Taboo 1 e 2 dei Fattore Manga

Piccola nota a margine sulla self area: sono da sempre forte sostenitrice dell’autopubblicazione, ma ho sfogliato diversi fumetti autoprodotti e ho potuto constatare la stessa mancanza che affligge l’editoria dei romanzi. Bei disegni, belle copertine, ma storie non proprio all’altezza di ciò che ti aspetti.

Ottava tappa: Japan Town
Una volta era il Japan Palace, detto anche “porte dell’Inferno”, dove introdursi significava spararsi un colpo in bocca. Quest’anno invece gli è stata dedicata un’intera area, dove si potevano trovare (pochi) stand dedicati ai prodotti giapponesi, (pochi e malfatti) baracchini del ramen, (troppi) venditori di fuffa e action figure farlocche e, grandi assenti, gli stand dedicati ai prodotti da disegno. Che a questo punto mi chiedo se fossi io cieca o se effettivamente mancassero.

Nona tappa: Mura e macchina
Il ritorno è stata una piacevole passeggiata sulle mura, bucolica ambientazione tipicamente toscana interrotta solo da due che chiavavano come ricci all’aperto e in pubblico proprio sulle mura. In cosplay. Ma a parte questo il viaggio di rientro a Firenze è stato tranquillo e privo di problemi particolari.


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